Il credit crunch cinese non piace all’Europa

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 La Cina ha rallentato la crescita e questo particolare preoccupa soprattutto l’Europa che nel colosso asiatico esporta numerosi materiali. Le preoccupazioni maggiori, in tal senso, attanagliano la Germania che considera la Cina il maggiore recipiente dell’export del settore manifatturiero. Tecnicamente, per la Cina, si potrebbe parlare di default, ma la People’s Bank of China smentisce questa analisi.

La Cina e l’immobiliare tricolore

Si sa che quando un mercato è preso nella morsa della paura, i movimenti e i trend sono di difficile interpretazione e in più si rischia l’immobilità delle contrattazioni. Ecco per quale motivo se la Cina rallenta e la paura assale gli investitori europei c’è da preoccuparsi non poco.

La Cina influisce sui mercati europei

Il problema principale secondo gli operatori del Vecchio Continente, è nel credit crunch che ormai interessa la Repubblica Popolare cinese. L’economia reale potrebbe subirne le conseguenze. La situazione delle banche cinesi, tra l’altro, non sembra prossima alla soluzione.

Alcuni blogger hanno aggirato la censura della rete dicendo che il paese è finito in un default momentaneo visto che per una mezz’ora circa è sprofondato nell’assenza di liquidità. Le banche, in più, si dimostrano poco flessibili concedendo un numero inferiore di prestiti rispetto al passato e a tassi addirittura proibitivi. Risolvere il problema delle banche è dunque il primo passo da compiere.

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