In Europa aumento dei consumi su base annua

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Dall’Europa arrivano notizie ‘agrodolci’ per le vendite al dettaglio. Malgrado un miglioramento dei consumi su base annua, il dato di settembre fa registrare un calo in confronto alle vendite di agosto.

Ciò si evince da Eurostat, che nelle ultime rilevazioni ha fatto notare la discesa in volume e in base all’indice destagionalizzato dell’1,3% su base congiunturale.

A livello mensile siamo dinanzi ai dati peggiori da aprile ad oggi. Il quadro cambia se il benchmark diventa il 2014: in questo contesto, su base tendenziale infatti le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% in Eurozona e dell’1% nell’Unione europea a 28 Stati.

L’indice complessivo nell’area euro è stato condotto al ribasso, su base congiunturale, dai prodotti non-food (non vanno compresi i carburanti, -2,2%), mentre cibo, bevande e tabacco hanno fatto segnare solo un -0,1% su agosto. Nel confronto congiunturale, sono stati registrati rialzi significativi delle vendite al dettaglio a Malta (+1%), Lussemburgo (+0,9%), Ungheria e Slovacchia (+0,7%), cali in Germania (-3,2%), Portogallo (-2,5%) e Polonia (-2,4%).

Per quanto concerne invece il confronto tendenziale, gli aumenti più consistenti hanno riguardato Lussemburgo (+12,3%), Estonia (+9,1%) e Bulgaria (+5,6%), mentre le flessioni più importanti Finlandia (-3,2%), Polonia (-1,8%), Danimarca e Germania (-0,8%).

In conclusione, i dati di settembre sono un segnale positivo se si guarda al 2014 nel complesso. Tuttavia, in confronto ad agosto, le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un calo dell’1,3%. Su base congiunturale, a pesare sulla media sono i prodotti non alimentari. In Germania arrivano ulteriori cali, indice di un’economia che inizia a scricchiolare o che comunque sta attraversando un momento non facile (anche a livello manifatturiero e nel complesso industriale).

Questo passo indietro avrà delle conseguenze per l’Italia e l’Europa? Non rimane che attendere i prossimi dati da qui a fine anno.

 

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