Famiglie, i consumi sono fermi al palo

Gli italiani preferiscono conservare i soldi piuttosto che fare acquisti. Li conservano in banca, approfittando dei tassi a zero, usando i gruppi di credito come ‘materassi’. Si tratta a tutti gli effetti un circolo vizioso che si alimenta: malgrado gli sforzi della Bce, i tassi negativi e la pioggia di liquidità sui mercati, la domanda di consumi non riparte e con loro l’inflazione.

Consumi, gli italiani spendono troppo per mangiare fuori

Un terzo delle spese per i consumi alimentari è destinato in media ad aperitivi, pranzi e cene fuori. Lo si evince da un’indagine di Coldiretti, secondo la quale la spesa degli italiani per mangiare fuori casa nel 2015 è salita a 76 miliardi, più di un terzo del totale (35%) dei consumi alimentari che hanno sfiorato i 220 miliardi di euro.

Italia, i consumi tornano a crescere

I consumi italiani sono in aumento ed evidenziano nuovi e importanti trend, a cominciare dall’espansione dell’economia condivisa che sta conquistando sempre più fette di mercato.

In Italia i consumi sono fermi al palo

La ripresa italiana durante la seconda parte dello scorso anno ha puntato moltissimo sui consumi interni, non potendo più sfruttare l’export verso Paesi emergenti ormai in difficoltà. Eppure il primo scorcio dell’anno nuovo conferma la debolezza della ripresa dei consumi: secondo i dati Istat, il valore delle vendite al dettaglio è fermo a gennaio 2016 rispetto a dicembre 2015 e in calo dello 0,8% rispetto a gennaio 2015.

Multe più salate per i negozianti che non emettono lo scontrino

Cresce a dismisura il rischio di pesanti multe per i negozianti che non emettono lo scontrino fiscale. La Guardia di Finanza, mediante una circolare (nota prot. n. 74609/2016), ha comunicato che gli effetti della riforma delle sanzioni amministrative tributarie sono validi dal primo gennaio 2016: lo scopo è quello di velocizzare gli accertamenti e renderli più mirati e specifici. Nel verbale saranno inseriti nuovi campi destinati al rilevamento.

In Italia il record di calo dei consumi

C’è l’Italia e c’è soltanto Cipro insieme a noi nella statistica europea che prende in considerazione i consumi europei. Quello che apprendiamo è che abbiamo un primato nel calo dei consumi visto che si è passati dal 103% del 2012 al 98% del 2014. 

Orlando: “oggi consumare ha anche un valore politico”

Dopo le minacce terroristiche, arriva l’invito del Ministro della Giustizia ad occupare i luoghi pubblici e a dare un valore politico a tutti i consumi. Il discorso dovrebbe essere politico  ma ha una valenza ed un impatto economico molto forte. 

Italia, consumi e risparmi sono in crescita

A seguito di quattro anni di recessione, gli italiani vedono stanno leggermente meglio. Le famiglie che hanno subito direttamente la crisi sono ancora molte: si tratta di una su quattro (il 25% contro il 27% del 2014 e il 30% del 2013), ma il numero di soddisfatti in confronto alla propria situazione economica per la prima volta dopo l’ultimo quadriennio supera quello degli insoddisfatti: di ben dieci punti percentuali.

Ecco come cambiano i consumi degli italiani

Aumentano i servizi, diminuiscono i beni. Stanno cambiando così, senza stop dal 1995, i consumi degli italiani con una quota di spese delle famiglie per servizi che in 20 anni è salita dal 43,6% al 52,6%.