Industria, cosa frena la crescita delle Pmi italiane?

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Tenendo in stretta considerazioneย i cosiddetti tributi maggiori (ovvero Ires, Irap, e Iva) e i tributiย minori (ad esempio, per menzionarneย alcuni dei piรน conosciuti, la tassa sui rifiuti, quella sullโ€™occupazione del suolo pubblico e lโ€™imposta di bollo) sono benย quarantaย i tributi a cui ogni anno le Pmiย devono adempiereย e che, dunque, sono un freno alla crescita.

Anche perchรฉ, a fronte di 40 tributi nominali, il numero annuo di adempimenti fiscali al fine diย evaderli correttamente puรฒ variare, a seconda del settore di competenza e del numero di addetti, da 92 a 251: si tratta di un numero che arriva quindi anche a superare addirittura il numero di giornate di lavoro di un intero anno. Il tutto ha, evidentemente, un rilevante impatto economico.

รˆ stato calcolato che il tributo occulto di tutti questi adempimenti fiscali pesaย complessivamente sul segmento delle PMI italiane per qualcosa come 29,1 miliardi di euro: 25,4 miliardi a carico delle micro imprese e i restanti 3,2 miliardi che gravano invece sulle piccole aziende. Si tratta di circa due punti percentuali di PIL e questo rende lโ€™idea di quanto tutto questo ostacoli la crescita delle PMI italiane e, a cascata, quella del nostro paese.
Anche perchรฉ, come fanno notare gli analisti, questo stato di cose, oltre a bruciare tempo e risorse per gli adempimenti burocratico-fiscali, toglie inevitabilmente risorse che le PMI potrebbero dedicare aricerca e sviluppo. Secondo gli analisti, se fosse possibile recuperare almeno il costo occulto dei tributi che grava sulle sole imprese manifatturiere, si potrebbe ottenere una tesoretto di ben 3,8 miliardi di euro, cioรจ piรน di un terzo di quanto (10,5 miliardi) le PMI destinino ogni anno ai progetti di ricerca e sviluppo.

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