Industria italiana ultima in Europa in quanto ad aiuti pubblici

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 L’industria italiana negli ultimi anni ha scontato il grande peso della crisi globale economica e finanziaria, che l’ha portata a ridurre non solo la sua produzione – diminuita di un quarto – ma anche ordini, profitti e fatturato. Ma non solo. L’Italia in questi anni è venuta ad avere l’apparato industriale che riceve meno aiuti di Stato in Europa.

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E’ questo infatti un non lusinghiero primato di cui la nostra industria si è fatta portavoce negli ultimi venti anni, secondo una recente indagine compiuta dal centro studi Met. Venti anni fa, invece, l’industria italiana era quella che riceveva il più alto numero di aiuti pubblici in rapporto al suo prodotto interno lordo.

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Ma nel corso degli anni, la quota degli aiuti di Stato italiani si è andata sempre più riducendo fino a rappresentare il paese che in assoluto, nel Vecchio Continente, riceve meno agevolazioni. Basti pensare che nel corso del 2012 i finanziamenti statali destinati all’industria sono diminuiti del 70 per cento e sono arrivati a toccare solo i 2,2 miliardi di euro.

Messi a confronto con i dati europei, questi valori rilevano che l’industria italiana è oggi dietro, in quanto ad aiuti, a paesi come la Gran Bretagna, l’Estonia o la Bulgaria, veri e propri colossi industriali dell’ultimo periodo.

Per un paese sofferente nella sua produzione, invece, la scelta di non incentivare l’industria non appare delle più oculate. C’è da dire però che i finanziamenti che si raccolgono sotto il nome di aiuti pubblici all’industria spesso non sono tutti destinati alle casse delle imprese.

 

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