Inps segnala aumento tasso di povertà

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Appare assolutamente fondamentale in questo momento meditare sull’eredità di questa recessione interminabile subita dall’Italia durante gli ultimi anni.

Il dato prominente è connesso al tasso di povertà: si registra un aumento dell’incidenza della povertà di circa un terzo, con la percentuale delle famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà salita dal 18 al 25%, da 11 a 15 milioni di persone si trovano in questa condizione nel giro di sei anni”. Con queste parole il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in un’audizione davanti alla commissione Affari sociali della Camera ha fotografato la situazione dell’Italia a valle della grande crisi economica. “Nella storia del nostro paese – ha sottolineato – non ci sono stati episodi di questo tipo e di questa entità”.

Poche ore prima era stata l’Organizzazione internazionale del lavoro a fornire il quadro a livello globale. Tornando a Boeri, il presidente dell’Inps ha spiegato che “è la povertà il problema centrale, molto più delle diseguaglianze tra i redditi in quanto tali”. L’indice Gini, ha spiegato boeri, per quanto riguarda le diseguaglianze tra redditi, ha subito un incremento “ma ai limiti della significatività”. Diverso l’andamento per la crescita della povertà. “Questo era inevitabile? – si è chiesto Boeri – La risposta, guardando in giro altri paesi è no: altri paesi che hanno conosciuto una crisi comparabile alla nostra riescono a subire una riduzione del reddito del 7% senza conoscere un incremento dei tassi di povertà”.

Il presidente Inps ha fatto anche il punto sull’avvio dell’operazione “bonus bebe”: l’Inps “ha ricevuto 15mila domande per l’erogazione dell’assegno mensile da 80 euro”.

Il via libera alla richiesta dell’agevolazione basata su parametri legati alla certificazione Isee, è stato dato l’11 maggio scorso.

 

 

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