Investire in azioni e obbligazioni dopo il taglio dei tassi Bce

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 Dopo che la Bce ha ancora abbassato i tassi di interesse, diminuiscono i tassi di rendimento di conti deposito e Btp e sembra che sia più conveniente investire in azioni e obbligazioni. Stando a quanto riportato da CorrierEconomia, secondo i fund manager e i grandi investitori internazionali dopo la mossa di rilancio monetario fatta dalla Bce e con i nuovi scenari di crescita degli utili aziendali nell’eurozona, sarebbe più opportuno optare per i comparti difensivi come le telecom, i farmaceutici, e il largo consumo, o le costruzioni (Lafarge, HeidelbergCement), l’hi tech (STMicroelectronics, Eurotech), i media (WPP, Mediaset) gli industriali (Cnh, Gefran) i finanziari (Unicredit).

Sono  titoli e settori che da gennaio hanno dato buone performance e che, come spiega Nicola Esposito, responsabile investimenti di Tendercapital, società indipendente di gestione del risparmio con sedi a Milano, Lugano e Londra, “potrebbero subire una ulteriore spinta, con rialzi medi compresi fra il 10 e il 15%, se la ripresa si consoliderà e se il cambio dollaro/ euro comincerà a scendere verso un target di 1,28 (oggi 1,35) che è il possibile obiettivo di fine anno dopo la manovra della Bce”.

Inflazione bassa, rimane sempre il maggior problema in Europa

Mislav Matejka, strategist azionario di JP Morgan Cazenove, dice : “Rispetto alle stime di inizio anno, che ipotizzavano per l’eurozona una crescita degli utili del 13% nel 2014, le continue revisioni al ribasso hanno portato le attese di aumento dei profitti all’attuale livello del 7%. Mala media non dice tutto. Infatti mentre le stime sui profitti a 12 mesi dei comparti difensivi sono scesi in media del 3,6%, nei settori ciclici sono salite del 2,1% rispetto ai valori ipotizzati a inizio anno”.

 

 

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