Per la Corte dei Conti la legge di Stabilità comporta rischi e problemi di equità

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 Il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri è stato in questi giorni sentito in occasione di una audizione al Senato sulla Legge di Stabilità, su cui il governo sta ancora lavorando e di cui sono state diffuse per il momento solo bozze provvisorie. Il giudizio sulla legge, tuttavia, è stato di estrema perplessità

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Il Presidente della Corte dei Conti ha infatti affermato che in merito alla legge di Stabilità esistono rischi e incertezze in merito ai metodi utilizzati per la riduzione del cuneo fiscale, che possono comportare, di conseguenza, problemi distributivi e di equità. La legge di Stabilità, infatti, così come è stata pensata, esclude dai benefici 25 mila soggetti.

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La legge di Stabilità, inoltre, per il Presidente della Corte dei Conti rischia di far lievitare il carico fiscale delle imposte che gravano sulla casa, attraverso l’imposizione della nuova Tasi, la componente servizi della Trise, che verrà riscossa a partire dal 2014.

La Tasi, infatti, lascia ai Comuni lo spazio di manovra per rideterminare le aliquote, cosa che potrebbe preludere ad una imposizione di aumenti generalizzati. Squitieri ha così consigliato come sia indispensabile rivedere le misure previste per la riduzione del carico fiscale, trovando altre fonti di risparmio, in modo da migliorare anche la qualità dei servizi pubblici offerti.

Il primo obiettivo della Legge di Stabilità è infatti quello di arrestare il declino del sistema produttivo, mettendo in atto le riforme necessarie. Gli interventi proposti dal Governo non mancano di spunti positivi ma sono migliorabili, anche se le risorse a disposizione sono molto ridotte.

 

 

 

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