La Ferrari cambia sede ma non domicilio fiscale

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Sergio Marchionne conferma che la holding del Cavallino parlerà olandese. Ma il domicilio fiscale resta l’Italia.

Il tema della sede del cavallino Rampante è tornato di attualità con una interrogazione presentata al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, dai senatori modenesi del Pd, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra. La risposta, però, è arrivata non dal ministro, ma dalla Fiat che attraverso un comunicato ha cercato di fugare ogni paura: “Ferrari continuerà ad avere nazionalità e residenza fiscale italiane. Ferrari pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia”.

Nel comunicato il gruppo facendo riferimento alla “programmata separazione di Ferrari da Fca” ribadisce che “non comporta e non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari”. “L’offerta pubblica e la successiva distribuzione di azioni agli azionisti di Fca riguarderà la società controllante di Ferrari, che sarà una società costituita in Olanda. La struttura prevista non presenta alcuna differenza rispetto alla struttura attuale, nella quale Fca, società costituita in Olanda, è la società controllante di Ferrari”. “Il ricorso ad una società controllante olandese è necessario al fine di disporre di un meccanismo praticamente attuabile ed efficiente per distribuire la titolarità di Ferrari agli azionisti di Fca. L’operazione non interesserà Ferrari, quale società separata di diritto italiano; non comporterà lo spostamento di personale da Ferrari, né ridurrà i livelli di occupazione o le attività attualmente condotte da Ferrari in Italia. Inoltre, aspetto egualmente importante, non comporterà alcuna riduzione della base imponibile di Ferrari in Italia”, conclude il comunicato.

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