La tassa sul diesel impensierisce la Francia

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 Sui carburanti si riaccende la lotta in Francia e un altro pensiero per il presidente Hollande si unisce a quelli accumulati in questi pochi mesi di previdenza. Stavolta a parlare è la Corte dei Conti che non è riuscita a dare una spiegazione plausibile alla differenza di prezzo che c’è tra il gasolio che è notoriamente più dannoso per l’ambiente ma meno caro e la benzina che inquina meno ma costa di più.

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Il pronunciamento della Corte dei Conti, adesso, passa nelle mani del ministro dell’ecologia e del ministro dell’industria francesi. Il primo spinge affinché ci sia un’equiparazione dei carburanti ma l’altro replica valutando l’impatto negativo che un’operazione del genere potrebbe avere sui costruttori francesi.

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I ministri quindi sono divisi e anche le soluzioni che propongono non sembrano essere soddisfacenti, visto che, ad esempio, propongono di tassare maggiormente le auto a diesel. Gli elementi da valutare, in questa faccenda sempre più ingarbugliata, sono almeno di tre tipi: ecologici, sanitari e industriali.

La Corte dei Conti che in qualche modo ha lanciato la patata bollente all’amministrazione Hollande, spiega che la radice dei guai è nella fiscalità agevolata concessa alle operazioni in gasolio, carburante su cui mediamente sono caricati 42 centesimi di tasse per litro, molto meno dei 60 centesimi che pesano sulla benzina.

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