Circa nove milioni di dipendenti, ovvero il 66% dei lavoratori, sono in attesa del rinnovo del contratto. Una quota altissima, che non si registrava da gennaio del 2008 e che in soldoni equivale a dire che due lavoratori su tre sono in attesa.
l’Istat ha rilevato i suddetti dati, affermando che solo il pubblico impiego pesa di suo per 3 milioni di lavoratori e quindici contratti.
La situazione di gennaio รจ da osservare al microscopio. L’accordo รจ stato trovato nei comparti ‘materie plastiche’ e ‘gomma’, ma sono scaduti cinque comparti: ‘servizio smaltimento rifiuti privati’, ‘servizio smaltimento rifiuti municipalizzati’, ‘commercio’, ‘Rai’, e ‘operai agricoli’.
Il numero dei dipendenti in attesa di rinnovo รจ salito, secondo l’Istat, a seguito del contratto di commercio che contempla due milioni di dipendenti (inclusi i commessi).
Il Codacons ha commentato cosรฌ l’attuale situazione:
E’ una vergogna e lo รจ ancora di piรน che tra questi dipendenti ci siano anche quelli del pubblico impiego. Suona come una beffa che si proponga continuamente la riduzione del cuneo fiscale e poi non si rinnovino nemmeno i contratti, persino quelli dei dipendenti pubblici. Bisogna prendere atto che la fine della scala mobile anche allโinflazione programmata รจ stata un vero e proprio fallimento, dato che il primo a non rinnovare i contratti รจ lo Stato stesso.
Secondo il Codacons, il Governo Renzi dovrร fornire un segno di discontinuitร con il passato sbloccando i rinnovi del pubblico impiego e inserendo nuovamente la scala mobile all’inflazione programmata. Si tratta di una misura obbligatoria, dal momento che lโunica via per uscire dalla crisi รจ rilanciare la capacitร di spesa di quel 50% di famiglie che, trovandosi in difficoltร ad arrivare a fine mese, hanno dovuto diminuire drasticamente i consumi.