le imprese italiane verso i mercati finanziari?

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 L’economia italiana è ancora in crisi, come dimostrano diversi indicatori e alcune situazioni come quelle legate al mercato del lavoro. Ci sono settori, però, in cui la crisi economica non si vede. Nel lusso, l’Italia corre e sembra che stia cambiando anche il modo di fare impresa da quello tradizionale rivolto al mercato interno con piccole e medie aziende a un mercato globale.

A dicembre, il debutto di Moncler in Borsa è iniziato con azioni a 10,20 euro l’una. Era il 16 dicembre e il 30 dicembre le azioni valevano 15,80 euro l’una. Una valutazione che segue il successo dell’offerta pubblica e mostra il potenziale delle aziende di lusso italiane.

Per un Paese che dovrebbe essere sull’orlo del collasso economico, l’Italia ha mercati di capitali sorprendentemente forti. Sempre più aziende stanno emettendo azioni e obbligazioni e gli analisti di banche come Credit Suisse e HSBC stanno spingendo gli investitori ad avere una buona visione delle aziende italiane.

 

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Il 1 gennaio la Fiat ha confermato di comprare il 41,5% di Chrysler, evitando la necessità di un aumento di capitale di Chrysler. Visto lo stato disastroso del mercato automobilistico europeo, le prospettive di Fiat sarebbero ancora più tetre senza il controllo di Chrysler. Diverse aziende italiane, molte delle quali producono beni di lusso e sono incentrate sulle esportazioni, avanzano e si affacciano ai mercati finanziari.

 

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Gli investitori di Moncler scommettono sul fatto che l’azienda godrà dello stesso successo di altre marchi italiani del lusso. I prezzi delle azioni di Salvatore Ferragamo e di Brunello Cucinelli sono triplicati da quanto le società sono entrate in Borsa rispettivamente nel 2011 e 2012.

In un paese che ha fatto a lungo affidamento sui finanziamenti bancari, è arrivata l’ora di rivolgersi ai mercati, anche se in ritardo.

Dall’inizio della crisi, le banche in tutto il mondo hanno prestato meno fondi alle piccole e medie imprese. In Italia, il 90% delle imprese rientra in tale categoria, e i bilanci delle banche sono in cattive condizioni. Il governo, la Borsa e diverse banche stanno facendo quello che possono per incoraggiare altri tipi di finanziamento.

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