L’inflazione dell’Eurozona scende sotto il 2%, disoccupazione in calo

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L’inflazione nell’Eurozona ha registrato un calo significativo, portandosi sotto la soglia del 2%. Secondo la stima flash di Eurostat, a maggio l’inflazione dovrebbe attestarsi all’1,9%, in diminuzione rispetto al 2,2% registrato ad aprile. Anche per l’Italia si prevede un andamento in linea con la media dell’Eurozona, con un’inflazione stimata all’1,9% a maggio, in calo rispetto al 2% di aprile.

inflazione dell’Eurozona

Cosa sappiamo sull’inflazione dell’Eurozona a giugno 2025

Analizzando le principali componenti che contribuiscono all’inflazione, il settore alimentare, alcol e tabacco dovrebbe registrare il tasso più elevato a maggio, salendo al 3,3% rispetto al 3% di aprile. I servizi mostrano un calo, attestandosi al 3,2% contro il 4% di aprile. I beni industriali non energetici rimangono stabili allo 0,6%, così come l’energia che si mantiene a -3,6%.

Disoccupazione: trend positivo in Eurozona e Italia

Parallelamente alla diminuzione dell’inflazione, il fronte della disoccupazione nell’Eurozona mostra segnali positivi. Ad aprile, il tasso di disoccupazione nell’Eurozona è sceso al 6,2%, leggermente inferiore al 6,3% di marzo e al 6,4% di aprile dello scorso anno. Nell’Unione Europea, il tasso è rimasto stabile al 5,9% rispetto al mese precedente, evidenziando una riduzione rispetto al 6% di aprile 2024.

Particolarmente incoraggiante è il dato sulla disoccupazione giovanile (under 25) nell’Eurozona, che ad aprile ha visto un tasso del 14,4%, in calo rispetto al 14,8% di marzo. Anche nell’UE, il tasso per i giovani è diminuito, passando al 14,8% dal 15% di marzo.

In Italia, il miglioramento è ancora più marcato: la disoccupazione generale è scesa al 5,9% dal 6,1% di marzo. Questo trend positivo è riscontrabile anche nella disoccupazione giovanile italiana, passata dal 20,4% di marzo al 19,2%.

Dunque, l’inflazione nell’Eurozona ha registrato un calo sorprendente a maggio, scendendo per la prima volta in sette mesi sotto il target del 2%. Il tasso si è attestato all’1,9%, in diminuzione rispetto al +2,2% di aprile e al di sotto delle aspettative degli analisti, che prevedevano un 2%. Questo dato ha già influenzato i mercati, portando a previsioni di ulteriori tagli al costo del denaro.

A Wall Street, l’S&P-500 si mantiene poco sopra la parità, con gli investitori che restano concentrati sulle questioni legate ai dazi. È stato annunciato un raddoppio delle tariffe su alluminio e acciaio al 50%, che entrerà in vigore a partire da domani, 4 giugno. Nonostante queste tensioni, la Casa Bianca si mostra ottimista riguardo un possibile accordo commerciale con l’Unione Europea e ha preannunciato un probabile incontro tra il presidente Donald Trump e l’omologo cinese Xi Jinping.

Staremo a vedere quale sarà il bilancio a proposito dell’inflazione dell’Eurozona nello scorcio iniziale del mese di luglio.