L’inflazione in ribasso spingerà la Bce a tagliare il costo del denaro

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 La Bce interverrà per quello che il mercato sta scontando o in maniera più incisiva? Il non intervento a questo punto lo escludiamo, pena dover assistere ad una risalita rovinosa della moneta unica (ossimoro voluto).

Le rilevazioni cui abbiamo assistito nella giornata di lunedì per quanto riguarda la Germania e ieri per l’intera Europa non lasciano spazio ad interpretazioni, se mai avessimo potuto ipotizzarne qualcuna spiega DailyFx. CPI tedesco che sul mese fa registrare ancora una volta un valore negativo (-0.1% vs 0.9% sull’anno, valore anch’esso in decrescita) mentre a livello europeo siamo al palo con uno 0.5% puro ed uno 0.7% core (depurato dai panieri energetici ed alimentari), il che chiaramente non lascia ben sperare per il futuro, neanche di fronte all’idea di interventismo da parte della BCE. Viste le volte che ci siamo concentrati sul tema (e questo dev’essere una bussola per far capire come gli operatori di mercato professionisti stiano attendendo con ansia l’evento di giovedì – è un mese che questo risulta essere il market mover più importante) lasciamo le ultime conclusioni a domani, andando a tirare le somme di queste ultime settimane di attesa che hanno mostrato una price action stile “buy the rumor, sell the news”.

La Bundesbank è favorevole al taglio dei tassi

Con le ore 23 di oggi terminerà questo periodo di attesa per l’appuntamento di domani ed i dati sul mercato del lavoro americano, che chiuderanno la settimana più importante a partire da gennaio. Il mercato risulta essere abbastanza contrastato ed incapace di intraprendere movimenti direzionali di breve periodo proprio a causa del nervosismo che sta attanagliando gli operatori soprattutto sul fronte eurodollaro, che ha raggiunto livelli di supporto importanti che sono difesi in maniera strenua dagli acquirenti.

 

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