Lo strappo di Berlusconi interferisce con le performance delle sue aziende

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 Ci sono alcune scelte che possono cambiare la vita, e non sempre in meglio. A volte ci si affida ai consigli delle persone sbagliate e si f un errore che poi si ripercuote su tutto il resto: secondo gli analisti questo è quanto accaduto a Silvio Berlusconi che, dopo la decisione che lo ha portato alla rottura politica e alla conseguente crisi che stiamo attraversando, oggi si trova anche a fare i conti con le performance disastrose dei titoli che ruotano intorno alla sua figura.

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Quest’oggi, a Piazza Affari, che è stata una delle peggiori borse dell’intero continente, i titoli Mediaset Mediolanum sono stati tra quelli che hanno fatto registrare le performance peggiori, stesso discorso per Mondadori che, anche se il titolo ha tenuto meglio degli altri, non può dire di aver brillato nelle contrattazioni.

La banca elvetica Crédit Suisse parla già di un’era post Berlusconi per la politica italiana, che avrà immediatamente le sue ripercussione, come è già accaduto quest’oggi, sulle aziende e le società che in qualche modo sono legate al nome del cavaliere. Se lo strappo creato con la richiesta di dimissioni fatta da Berlusconi a tutti i ministri del suo partito non sarà a più presto ricucita, i titoli delle aziende del cavaliere incapperanno in “volatilità, incertezza e qualche ulteriore allargamento degli spread, in aggiunta alla reazione negativa accumulata nel corso delle ultime settimane”.

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Questa ennesima crisi di governo sta mettendo di nuovo l’Italia in una situazione molto difficile sulle piazze internazionali e anche a rischio di un nuovo taglio del rating da parte delle agenzie internazionali.

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