Lotta all’evasione fiscale ancora in alto mare

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 La Corte dei Conti ha spiegato che gli strumenti nelle mani di chi lotta contro l’evasioni fiscale non sono affilati e infatti la battaglia in questione è stata definita ondivaga. Lo stesso redditometro che ha tempestato i giornali economici per diversi mesi, oggi è valutato come uno strumento dalla potenzialità limitate.

Battuta d’arresto per il redditometro

La Corte dei Conti, forse per la prima volta in modo esplicito, se la prende con il governo di Monti e soprattutto con i suoi contabili che hanno usato strategie e strumenti ondivaghi e contraddittori, insomma non sono riusciti a far venire allo scoperto quei tratti oscuri del fisco italiano.

Cambiano le spese, attenti al redditometro

L’emersione del lavoro e dei redditi in nero era stata affidata a redditometro e spesometro. Oggi rispetto ai due metodi di controllo c’è molto scetticismo, si crede infatti che oltre a non risolvere i problemi, rischiano di stimolare ancora una volta e ancora di più il nero.

La lotta all’evasione fiscale, invece, secondo la Corte dei Conti, deve essere efficace perché è l’unico modo per rimettere in sesto i bilanci dello Stato. Adottare dei provvedimenti contraddittori non fa bene a nessuno e il rischio è che si disperdano le energie. Una maggiore chiarezza nella lotta sembra essere necessaria.

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