Il governo italiano tira dritto con la sua strategia di politica economica, fondataย su riforme strutturali destinateย a favorire la ripresa e riduzione della pressione fiscale. E’ quanto ha garantito oggiย il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
A proposito delle lettere di osservazioni inviate da Bruxelles a diversi Paesi, tra cui l’Italia, “vedremo la lettera, ma non mi pareย che il punto sia chiedere qualcosa in piรน all’Italia”, ha dettoย il ministro, chiarendo che bisogna, invece, definire con la Commissione europea il quadro di finanza pubblica e le misure per la crescita.
E’ risaputo che la Commissione Ue deve ancora sciogliere il nodo della flessibilitร . “Vedremo e valuteremo”, ha proseguito Padoan, “stiamo dialogando molto bene con l’Ue e la valutazione della flessibilitร non รจ un prendere o lasciare: bisogna entrare nel merito delle misure che l’Italia sta prendendo. E comunque sono convinto che l’ok arriverร ”.
L’Italia dunque, a detta del ministro, alla fine otterrร dalla Commissione Ue la flessibilitร , la possibilitร di non calcolare ai fini del debito e del deficit le spese sostenute per riforme strutturali, investimenti e migranti. Le trattative con l’esecutivo comunitario vanno avanti e “finchรฉ non c’รจ la valutazione positiva sull’eligibilitร , come sono convinto ci sarร , non possiamo dire di aver chiuso la conversazione”.
A Bruxelles, ha rammentato, “devono confermare l’eligibilitร dell’Italia, perchรฉ era giร stata concessa a novembre”, quando si riconobbe che ci sono le condizioni per applicare una lettura meno rigida delle regole del patto di stabilitร sui conti. Si tratta ora di capire a quanto ammonterร la flessibilitร richiesta dal Paese in tema di investimenti, riforme strutturali e in tema di altri fattori eccezionali. Tra questi ultimi le spese per i migranti.