McDonald’s, il piano per rilancio

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Dal self service al ristorante, celere, ma servito al tavolo. Desiderando rinnovare l’offerta e rilanciare i ricavi, McDonald’s testa il nuovo servizio al tavolo e lo fa partendo da alcuni selettivi punti vendita in Svezia.

A breve nei ristoranti McDonald’s si potrà ordinare e pagare direttamente seduti al tavolo, senza fare la fila alle casse. Le prenotazioni possono essere effettuate tramitebookatable.se, un sito internet dove sono presenti molti ristoranti in tutte le fasce di prezzo, in 31 punti vendita del gruppo tra il 25 settembre e il 2 ottobre. Il cliente dovrà prendere almeno un menù composto, che prevede come minimo un hamburger chiamato Maestro classic, da una fino a quattro persone.

La scelta di partire dalla Svezia deriva dal fatto che nel Paese il colosso Usa della ristorazione soffre in particolar modo per gli alti costi d’ingresso e per la concorrenza di altre catene di ristorazione. Ma McDonald’s d sta cercando di rivedere tutta l’offerta nei vari Paesi in cui opera, cercando regione per regione di adattarsi ai gusti dei clienti e intercettarne di nuovi, in modo da contrastare il calo del fatturato registrato nell’ultimo trimestre. Per lo stesso motivo, dopo il successo della colazione in alcuni Paesi, il colosso Usa sta studiando la possibilità di prolungare l’offerta di uova, bacon e pan cakes, anche negli orari di pranzo-merenda. O ancora, inseguendo gusti più salutisti e attenti alla sostenibilità, il gruppo americano è passato a utilizzare solo le uova delle galline allevate a terra e ha introdotto verdura e frutta nei menu (soprattutto dei bambini) da alternare a patatine fritte e dolci, per limitare l’impatto calorico. Chissà se con questi cambiamenti i 36mila ristoranti di McDonald’s dislocati in tutto il mondo riusciranno a vendere più hamburger oppure no.

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