Meno vincoli per Poste Italiane in attesa della privatizzazione

Home > News > Italia > Meno vincoli per Poste Italiane in attesa della privatizzazione

In attesa che si concretizzi la privatizzazione del gruppo Poste Italiane, il governo guidato da Matteo Renzi ha concesso alla società facente capo all’imprenditore Francesco Caio, un alleggerimento dei vincoli del servizio universale, quello che regola gli obblighi del gruppo nei confronti delle consegne delle lettere dappertutto e tutti i giorni.


In virtù di un emendamento presentato all’interno della legge di Stabilità, Il governo ha dunque modificato le norme già contemplate per il nuovo contratto di programma di Poste Italiane, avente l’obiettivo di permettere una graduale diminuzione degli oneri di fornitura del servizio postale universale.

Poste Italiane infatti potrà mettere in campo misure necessarie alla razionalizzazione del servizio e rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito della corrispondenza, e ottenere maggiore flessibilità per fissare le tariffe, in relazione “ai volumi di traffico.

Pertanto, non soltanto Poste Italianepotrà consegnare in alcune zone del Paese la posta a giorni alterni, ma potrà decidere anche tariffe più elevate.

Il gruppo da tempo si era fatto avanti lamentando l’insufficienza dei fondi stanziati dal governo per il finanziamento del servizio universale che costerebbe circa un miliardo di euro a fronte dei duecentosessanta milioni annui emessi da parte dello Stato.

Con un altro emendamento, Poste ha anche ricevuto cinquecentotrentacinque milioni di euro necessari a chiudere una vecchia pendenza con l’Europa. Due partite delle quali, molto probabilmente, se ne è parlato al termine dell’incontro di ieri tra Caio, Matteo Renzi e il neo consigliere economico del premier Andrea Guerra in vista della presentazione del piano industriale in calendario per martedì 16 dicembre e della privatizzazione del gruppo prevista per il 2015.

 

Lascia un commento