Con ogni probabilitร ย non si tratterร di un anno entusiasmanteย per i mercati, anche perchรฉ alcuni di loro hanno giร corso parecchio.
Anzi, standoย agli esperti del Credit Suisse, ad esempio per gli Stati Uniti sarร un 2015 a due velocitร , con una seconda parte dell’anno piรน riflessiva e con qualche storno. Ma il bilancio complessivo non andrร male e, per l’Italia, potrebbe anche esserci qualche bella sorpresa (soprattutto per Morgan Stanley, che inserisce Piazza Affari tra le tre possibili sorprese del prossimo anno nel suo report dedicato alla strategia in Europa).
Cosa succederร a livello macroeconomico?
A livello mondiale, la crescita prevista al Credit Suisse si attesterร al 2,9%, dunque in modesta accelerazione rispetto alla fine del 2014 e, soprattutto, potrebbe esserci un eccesso di pessimismo sulle prospettive europee dove, per quanto riguarda Morgan Stanley, la crescita attesa รจ dell’1% (che sale all’1,1% per il Credit).
E mentre gli Stati Uniti dovrebbero marciare come treni, con una crescita al 3%, si assisterร (in parte proprio per questa ragione) al piรน forte “coupling” (divergenza) degli ultimi venti anni nel mondo dei tassi tra Usa e Europa. Anzi, da questo punto di vista gliย investitori devono fare attenzione e mettere in conto, probabilmente prima del previsto, un rialzo dei tassi in America: il Credit Suisse si aspetta che la Fed si muova a giugno e mette in conto che nel terzo trimestre del 2015 i rendimenti del Treausury bond decennale siano al 3,1% mentre i tassi sulle Notes a due anni per fine 2015 dovrebbero arrivare al 2%.
Poche chances di crescitaย invece per le materie prime: il ciclo “orso” continuerร anche per il 2015 (sarร un mercato negativo per partecchio tempo) anche perchรฉ il dollaro forte – altro tema dell’anno – tradizionalmente non avvantaggia questo comparto.