Motorizzazione Civile, in previsione una riforma dell’Aci

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 Ritorna di attualità la riforma di Aci e della Motorizzazione Civile dopo le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi che, ha parlato di questo problema e degli interventi inseriti nella spending review, dicendo di puntare a «mettere ordine alle sovrapposizioni che esistono tra i servizi». Aci e Motorizzazione cooperano da tempo su diverse linee, come lo ‘sportello telematico’ creato nel 2000 per agevolare l’immatricolazione e il rilascio delle targhe. Ed è proprio nell’ambito della informatizzazione dei servizi che c’è il nodo cruciale del problema. L’archivio del PRA (Pubblico registro automobilistico) fa capo all’Aci mentre quello della Motorizzazione Civile (che contiene l’Archivio nazionale dei veicoli e l’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida) è di competenza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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La legge di stabilità ha rafforzato l’importanza per lo snellimento della burocrazia di far interagire gli automobilisti con un solo ente. «La nostra ricetta per la spending review a vantaggio dei cittadini prima ancora che dello Stato – ha detto al riguardo il presidente Angelo Sticchi Damiani – passa innanzitutto per il potenziamento delle sinergie istituzionali della P.A. senza incrementarne i costi. Forti del nostro bagaglio di esperienza, tecnologia ed efficienza, siamo pronti fin da subito a farci carico delle funzioni e dei servizi che altre strutture della Pubblica Amministrazione, a cominciare dalla Motorizzazione, appaltano a ditte esterne sopportando costi che si riversano sull’Erario».

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Il presidente dell’Aci chiarisce dove potrebbe agire un progetto di cooperazione con la Motorizzazione: «mi riferisco soprattutto a quei servizi amministrativi che Aci è pronto a svolgere senza intaccare gli attuali ritorni economici che la Motorizzazione stessa percepisce, salvaguardando appieno i relativi livelli occupazionali».

 

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