Operazione per salvare il Monte dei Paschi

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Con il titolo sospeso in Borsa per eccesso di ribasso, Monte dei Paschi prova a salvare una situazione precipitata a seguito della lettera della Bce. Francoforteย chiede un piano per smaltire dieciย miliardi di crediti deteriorati entro tre anni.

Ilย governo italiano e laย Ue discutono a riguardo da giorni. Una discussioneย complicata, che tuttavia a breve potrebbe sfociare inย un piano daย due o piรน stadi che dovrebbe ricevere il via libera della Commissione all’Italia per utilizzareย le deroghe – previste dalla direttiva Brrd sul “bail in” e dalle norme del Trattato sugli aiuti di Stato – da applicarsi in caso di rischio sistemico e sulla scia dell’effetto Brexit. L’idea รจ quella di alleggerire il Monte di una buona fetta dei suoi 47 miliardi di crediti deteriorati che dovrebbero essere ceduti a un nuovo fondo (dopo Atlante potrebbe vedere la luce Giasone) capitalizzato con 5-6 miliardi. Le nuove risorse arriverebbero in parte da Atlante (1,7 miliardi ancora a disposizione), dalla Sga (bad bank dell’ex Banco di Napoli) per circa 500 milioni e ancora dalla Cassa depositi e Prestiti (Cdp) e da altre casse previdenziali e banche che volessero partecipare. E poichรฉ la cessione dei crediti deteriorati di Mps dovrร  avvenire a prezzi scontati rispetto ai valori di bilancio, emergeranno delle perdite che dovranno essere coperte da un nuovo aumento di capitale.
Chi sottoscriverร  il terzo incrementoย di capitale in cinque anni per consentireย alla banca senese di continuare nella sua attivitร ? E’ qui che entrano in gioco anche i 150 miliardi di liquiditร  giร  annunciati nei giorni scorsi, che potrebbero servire a garantire l’emissione di bond convertendi (cioรจ con obbligo di conversione dopo un triennio) validi ai fini della patrimonializzazione stabilita dalle regole di Basilea. L’operazione salvare il Monte dei Paschi รจ diventata in pochi giorni l’emergenza numero uno e l’obiettivo principale del governo e di Renzi in prima persona รจ quello di evitare assolutamente un nuovo “bail in”, soprattutto in terra di Toscana.