Mps e Unicredit: fusione in vista?

Fusione MPS-Unicredit? Non è una ipotesi da escludere soprattutto per la veemenza e frequenza con la quale viene discussa questa possibilità. E sebbene in tanti smentiscono e nessuno ha per ora confermato, che qualcosa in tal senso stia bollendo in pentola è la convinzione che va per la maggiore.

Grana Mps: Morelli nuovo ad ma si dimette il presidente Tononi

La ruota non gira a Siena, ed Mps continua a soffrire. La nuova grana arriva dritta dritta dal board di amministrazione della banca: riunitosi per la cooptazione e per la nomina di Marco Morelli in qualità di amministratore delegato del gruppo, l’istituto apprende delle dimissioni del presidente Massimo Tononi.

Ribaltone Mps: Viola lascia la carica

A sorpresa, l’amministratore delegato Fabrizio Viola lascia il timone di Mps facendo largo al successore che probabilmente sarà Marco Morelli. Morelli attualmente è amministratore delegato di Bofa Merrill Lynch in Italia, ma può vantare un passato da vice direttore generale del Monte dei Paschi. Ha ricoperto questa carica dal 2006 al 2010.

Aumento di capitale Mps, i dubbi del Tesoro

Il Ministero del Tesoro, primo azionista di Mps con circa il 4%, non ha ancora deciso quali procedure attuare in concomitanza con l’aumento di capitale dell’istituto senese. A dichiararlo è Pier Carlo Padoan. Secondo il Ministro dell’Economia “la valutazione dell’aumento è complessa. Quando ci saranno tutti i dettagli decideremo”.

Lettera della Bce a Mps: eliminare 10 miliardi di sofferenze

La settimana dei mercati comincia all’insegna della ricerca di stabilità dopo lo shock della Brexit e i successivi rimbalzi. Tuttavia, Milano è letteralmente travolta dall’incertezza relativa al comparto bancario e in particolare al Monte dei Paschi: Milano arrivata a perdere l’1%, recupera parzialmente al -0,6%.

I conti del primo trimestre fanno volare Mps in Borsa

Monte dei Paschi suona la carica a Piazza Affari archiviando una giornata molto positiva: l’azione della banca senese fatica a far prezzo in avvio di contrattazioni e quando entra negli scambi il rialzo è significativo. A fronte di un listino che ha chiuso in calo dello 0,45%, il titolo ha guadagnato il 2,3%. Un ottimo gap, da incorniciare dopo le pesanti cadute degli scorsi mesi.

Sofferenze bancarie superiori a quota 200 miliardi

Cresce il totale delle sofferenze bancarie, che supera quota 200 miliardi. A comunicarlo, a malincuore, è l’Abi. Dal canto loro, le banche hanno individuato una contromossa che consentirà di avere pochi rischi derivanti dai prestiti alle imprese: concentrarsi sui mutui. Queste modalità di finanziamento hanno fatto registrare un’ingente crescita nel 2015.