Padoan, il piano per la Ripresa

Home > News > Italia > Padoan, il piano per la Ripresa

L’importante è agire, e farlo per il bene della comunità con nuove strategie. Sul piatto ci sono la riforma delle pensioni, l’abolizione dell’Imu, uno sconto da Bruxelles di almeno dello 0,5 per cento del Pil e il rinvio di un anno del fatidico pareggio di Bilancio.

Sono queste le quattro mosse del governo per la prossima e delicata Legge di Stabilità. Gli importi della manovra sono molto alti. Basti pensare che il solo taglio della tassazione sulla prima casa “costerà” quasi cinque miliardi. E le famose clausole di salvaguardia che farebbero scattare l’aumento dell’Iva richiedono uno sforzo di circa 12 miliardi. E la caccia alle risorse necessarie è iniziata.

Sulle scrivanie di Pier Carlo Padoan e di Matteo Renzi, allora, è comparso un altro dossier. Quello previdenziale. Gli studi sono già in fase avanzata.
Il principio base dell’operazione poggia sulla “maggiore flessibilità”. Nello specifico, chi decide volontariamente di uscire in anticipo dal mondo del lavoro può farlo sapendo che il suo assegno sarà ridotto percentualmente.

L’altra “gamba” della prossima legge di Stabilità è costituita dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Una misura che costerà 4,7 miliardi. “Il taglio delle tasse  –  ripete da giorni il ministro dell’Economia  –  è un punto strategico del governo”. Ma, appunto, deve essere finanziato. Come?

Il presidente del consiglio e il ministro dell’Economia  partiranno dalla richiesta di confermare anche per il prossimo anno quella “riduzione” che riguarda il cosiddetto Obiettivo di Medio Termine. I paesi che superano il 60% nel rapporto debito/pil devono ogni anno migliorare i saldi dell’0,5%. Ma l’idea, appunto, è di ridurre questa quota fino allo 0,1%. Questo significa che il rapporto deficit/pil stimato nell’ultimo Def all’1,8% per il 2016 salirebbe al 2,2%. In soldoni signifia circa 7 miliardi in più a disposizione.

 

Lascia un commento