Prestiti per studenti meritevoli

 Sul sito del Ministero della Gioventù sono riportate una serie d’iniziative dedicate ai giovani che, eccellendo negli studi, voglio accendere una linea di credito con una banca o un altro istituto abilitato. Tutto rientra nella grande iniziativa “Diritto al futuro”.

Il fondo di cui vogliamo parlare oggi, quello dedicato agli studenti meritevoli, è pensato per i ragazzi che a livello scolastico ed universitario ottengono risultati molto buoni ma poi non hanno degli strumenti finanziari per approfondire gli studi, per intraprendere un percorso che gli consente di avere una preparazione più adeguata al mondo del lavoro.

Il fondo, complessivamente, dispone di risorse pari a 19 milioni di euro.

I beneficiari sono cittadini di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che devono risultare iscritti: ad un corso di laurea triennale o specialistica a ciclo unico, che fino a questo momento abbiano pagato le tasse e si siano diplomati con una valutazione minima di 75/100; ad un corso di laurea magistrale ed hanno già una laurea conseguita con almeno 100/110; ad un master universitario di primo e secondo livello;  ad un corso di specializzazione successivo al conseguimento della laurea magistrale; oppure ad un dottorato di ricerca.

I prestiti sono cumulabili fino ad un ammontare massimo di 25 mila euro. Per tutte le informazioni è bene consultare il sito del ministero.

Check online per le partite Iva

 Le partite Iva, il loro grado di attività e la certezza che il proprio interlocutore sia affidabile, sono tutte informazioni che adesso di possono ottenere con pochi click a partire dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se avete bisogno di un professionista, magari di un artigiano che vi presta “soccorso” documentando la prestazione erogata, potete chiedere aiuto all’Agenzia delle Entrate e controllare online che sia possessore di una partita Iva attiva. Se siete un’impresa e volete conoscere meglio il vostro partner in affari, dovete sempre ricorrere al servizio indicato sul sito dell’Erario.

In pratica l’Agenzia delle Entrate ha reso raggiungibile in modo facile ed immediato lo stato di attività di una partita Iva, i dati identificativi del soggetto titolare. Un servizio cui si accede nella sezione “servizi online” del sito dell’Erario e va ad aggiungersi al servizio di controllo delle partite Iva comunitarie Vies che consentono la verifica del codice fiscale.

Un modo pratico per ridurre le frodi e facilitare le operazioni commerciali. Contribuenti ed imprese possono verificare la correttezza delle partite iva nazionali. Le informazioni ottenute riguardano: lo stato della Partita Iva (sospesa, cessata o attiva), la denominazione oppure il nome e cognome del titolare, la data d’inizio attività e le eventuali date di sospensione e cessazione dell’attività.

Sciopero di 48 ore in Grecia: paese totalmente bloccato

 E’ iniziato questa mattina alla Commissione Finanze del Parlamento ellenico il viaggio del pacchetto austerity richiesto da Ue, Bce e Fmi, che prevede tagli di bilancio per 13,5 miliardi da effettuarsi nel biennio 2013-2014. E’ questo quello che chiedono gli istituti europei e internazionali per concedere alla Grecia una nuova tranche di aiuti, che dovrebbe ammontare a circa 31,5 miliardi di euro.

I sindacati non ci stanno e non hanno intenzione di far passare il disegno di legge e hanno indetto un lungo sciopero (si tratta della quarta volta che in Grecia i sindacati ricorrono a questa forma di protesta) di 48 ore chiedendo a tutte le categorie di lavoratori di incrociare le braccia.

Il paese rischia di paralizzarsi. Sono molte, infatti, le categorie che parteciperanno alla protesta: scuola, sanità, trasporti, banche, ministeri, amministrazioni locali, farmacie, avvocati, magistrati, giornalisti e i controllori di volo degli aeroporti.

Il pacchetto rischia di far saltare anche l’attuale governo di coalizione greco: il Comitato Centrale di Sinistra Democratica (Di.Mar), nonostante le richieste del Comitato Centrale di votare a favore del pacchetto, nel tentativo di risanare la difficile condizione greca, hanno deciso che, nonostante si troveranno in aula non prenderanno parte alla votazione. Allo stesso tempo, però, hanno anche detto che voteranno a favore del bilancio dello stato, che sarà discusso nella giornata dell’11 novembre.

CartaSi Quattroruote

 Una carta di credito per ogni esigenza, è questo quello che vuole offrire CartaSi ai suoi clienti attraverso le carte co-branded. Abbiamo analizzato la carta proposta per gli studenti universitari, adesso passiamo in rassegna quella dedicata agli automobilisti.

CartaSi Quattroruote è una carta di credito pensata per gli automobilisti perché garantisce loro il risparmio sulle spese legate all’auto e dei servizi esclusivi. I costi di questo servizio sono contenuti e i vantaggi molto interessanti. Molto enfaticamente si parla di risparmio, sicurezza e servizi esclusivi per i viaggi in auto.

In pratica, chi usa CartaSi Quattroruote non paga le commissioni sui carburanti ed ha uno sconto del 2 per cento sui rifornimenti fatti presso le pompe di benzina esso.

In più ci sono degli sconti legati ai Partner di CartaSi, compagnie assicurative, per esempio, ma anche aziende che si occupano di autonoleggio, oppure officine per le riparazioni.

Il costo della carta è di 45 euro all’anno e si può scegliere in fase di sottoscrizione tra il circuito MasterCard e quello Visa. Il pagamento avviene in un’unica soluzione oppure a rate se si sattiva anche una seconda linea di credito. Gratuito l’invio dell’estratto conto elettronico, così come gratuiti sono gli alert via SMS.

L’assistenza è telefonica con i servizi automatici garantiti sempre e il servizio con operatore dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20.

Fare Impresa 2: in Abruzzo fino al 30 novembre

 La Regione Abruzzo, come molte altre Regioni, ha deciso d’intervenire nel tessuto economico promuovendo la nascita e l’avviamento di nuove imprese attraverso l’attuazione di una serie di politiche attive del lavoro. Nel dettaglio con il progetto Fare Impresa 2 si cerca di realizzare percorsi di autoimprenditorialità, comprensivi di iter formativo e finanziamento di nuove attività imprenditoriali.

Dopo aver spulciato un bando per il microcredito in scadenza in Campania, passiamo in rassegna il Progetto Fare Impresa 2. Possono beneficiare di questo fondo, le piccole e medie imprese di nuoa costituzione che al momento della domanda di finanziamento non abbiano avuto ancora ricavi dall’attività e che non abbiano effettuato investimenti.

Le imprese ammesse sono quelle strutturate in forma individuale, societaria o cooperativistica con residenza nel territorioa abruzzese.

Due le linee d’intervento attivabili. La linea 1 comprende una serie di contributi per l’autoimprenditorialità e serve a sostenere la nascita e l’avviamento di nuove imprese che abbiano ad oggetto un’attività economica riconducibile al codice Ateco 2007.

La linea d’intervento 2, invece, serve a supportare la formazione dei neo imprenditori e quindi offre percorsi formativi multidisciplinari. Per la seconda linea d’intervento è finanziabile un solo progetto per un importo massimo di 200 mila euro.

La presentazione delle domande deve essere fatta entro il 30 novembre 2012.

Direct Line: i vantaggi dei vecchi clienti

 Direct Line, per il terzo anno consecutivo ha ottenuto un premio per il servizio clienti, con un gradimento rilevato nel pubblico pari a 98 punti. In realtà, il punto forte di questa compagnia assicurativa è la convenienza espressa in una serie “fortunata” di sconti e promozioni. 

C’è una sezione del sito web della compagnia assicurativa dedicata completamente ai vecchi clienti, a chi ha già sottoscritto una polizza Auto, Mato o Casa e Famiglia con Direct Line. Se anche quest’anno il cliente decide di rinnovare la fiducia nella compagnia, ci sono delle promozioni o dei concorsi a premi.

Per esempio, chi rinnova la polizza entro il 31 dicembre 2012, acquistando il rinnovo può partecipare al concorso e vincere fino a 2000 euro in buoni carburante.

Ma ci sono dei vantaggi anche per chi vuole restare un assicurato Direct Line, con la stessa classe di merito ma sostiturire l’auto assicurata. Un servizio molto utile, in questo momento di crisi, è sicuramente la sospensione della polizza che consente per l’appunto di sospendere il pagamento dell’assicurazione nel periodo che non si usano auto e moto per riattivarla subito dopo, al massimo dopo un anno.

E se l’auto viene venduta? A quel punto Direct Line consente di cessare la polizza.

Snella, infine, la procedura di modifica dei propri dati: è sufficiente comunicare i nuovi recapiti tramite telefono o email.

I vantaggi di Direct Line

 Direct Line è una di quelle compagnie assicurative che nell’ultimo periodo ha ottenuto un gran successo per le offerte e le possibilità di risparmio che offre a nuovi e vecchi clienti. In effetti, andando a leggere i vantaggi legati alla polizza Direct Line, scopriamo che sono almeno tre: la convenienza, il servizio sinistri e la formula soddisfatti o rimborsati.

In cosa è conveniente Direct Line? Sicuramente nelle promozioni che fa ai nuovi clienti e nei premi fedeltà che riserva ai clienti di vecchia data. Sul sito, in effetti, gli sconti sono sempre evidenziati. Per chi è già cliente della compagnia, sono previsti sconti fino al 6 per cento sul premio, ma si possono ottenere sconti del 15 per cento per l’assicurazione sul secondo veicolo e nel caso in cui si possieda una polizza Auto o Moto, si ha diritto ad uno sconto del 10 per cento sull’acquisto di una polizza Casa e Famiglia.

Per quanto riguarda il servizio sinistri, Direct Line per il terzo anno consecutivo si è aggiudicata un premio per la liquidazione dei sinitri, ottenendo un gradimento di 98 punti da parte dei clienti. Il call center sinistri è certificato ISO 9001.

Uno degli elementi più interessanti resta comunque la formula “soddisfatti o rimborsati”. Direct Line è l’unica compagnia a fornirla e consente a chi ha sottoscritto una polizza e poi cambiato idea di ottenere un rimborso al netto delle imposte e del SNN entro 30 giorni dall’acquisto dell’assicurazione.

Finanziamenti Por FSE microcredito

L a Regione Campania ha realizzato una serie d’interventi per favorire il microcredito nell’ambito del PO FSE Campania 2007-2013, un’iniziativa autorizzata dal DGR n. 733 del 19/12/2011. Adesso è stato inserito in agenda un “Fondo Microcredito FSE”, un fondo rotativo.

Il “Fondo Microcredito Fse della regione Campania è stato strutturato per favore l’accesso al credito da parte delle microimprese, per agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego da parte dei soggetti svantaggiati, per stimolare la ricerca e lo sviluppo tecnologico per favorire lo spin off delle imprese.

Il bando definisce i requisiti per accedere al finanziamento: essere cittadini europei, aver compiuto 18 anni, non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita, non trovarsi in una condizione di divieto a contrarre accordi con la PA.

Le imprese che vogliono candidarsi per l’accesso al microcredito, oltre ai requisiti enucleati devono essere microimprese costituende o costituite, oppure devono essere microimprese del terzo settore costituende o costituite, quindi associazioni riconosciute e coopertive sociali.

Il finanziamento può essere richiesto per intervenire su ogni settore economico, ma la priorità è conferita a chi ha intenzione di avviare un’attività nel settore dei servizi al turismo, della tutela dell’ambiente, dei servizi sociali alle persone, dei servizi culturali, ICT, risparmio energetico ed energie rinnovabili, manifatturiero, artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali, attività professionali in genere, commercio di prossimità.

Tutte le altre informazioni sul sito della Giovane Impresa.

Ottobre: più cassa integrazione, meno domande di disoccupazione

 La richiesta di ore di ore di cassa integrazione hanno nuovamente subito un netto rialzo per il mese di ottobre, dopo il lieve calo che si era registrato nel mese precedente.

I dati pubblicati dall’Inps non lasciano dubbi: nel mese appena concluso si è registrato un aumento del 19,3% della richiesta di ore di cassa integrazione rispetto a settembre (le ore richieste sono state ben 103 milioni), dato che si fa ancora più allarmante se confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, confronto dal quale emerge un +20,6%.

L’Inps stima che entro la fine di questo anno le richieste potrebbero arrivare a superare il miliardo di ore, dal momento che già nei primi 10 mesi del 2012 le richieste sono arrivate a 895 milioni di ore, e il trend occupazionale e produttivo del nostro paese non è in crescita.

Ma, sempre secondo quanto emerge dai dati Inps, le domande di disoccupazione sono diminuite di circa 3,5 percentuali rispetto a settembre del 2011 (108.080 domande del settembre 2011 contro le 104.291 di questo anno). Anche i sussidi di mobilità hanno registrato una certa diminuzione: dalle 9.717 richieste presentate a settembre 2011 alle 9.152 di settembre 2012 (-5,8%).

Nel complesso però, per quanto riguarda disoccupazione e mobilità, i primi 9 mesi del 2012 hanno fatto registrare un peggioramento generalizzato della situazione del mercato del lavoro, con +2,0% di domande di disoccupazione e +4,5% di quelle di mobilità.

Il mercato immobiliare capitolino

 Il mercato immobiliare, anche in una delle città più ambite d’Italia, Roma, ha subito una battuta d’arresto. Nel secondo trimestre dell’anno, spiega l’Agenzia del territorio, c’è stata una contrazione delle domande di mutuo.

Nella Città Eterna, per quanto bella e affascinante, non ci si può più vivere. Sembra che dicano questo i numeri tirati fuori dall’Agenzia del Territorio che ha notato una decrescita delle compravendite immobiliari a Roma nel secondo trimestre dell’anno.

Il calo è stato considerevole, pari al 19,6 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma rispetto alla media nazionale, dove il calo è stato del 26,2% siamo ancora a buon punto. Questa situazione fa ben sperare chi è alla ricerca di un’occasione.

Gli analisti di CorrierEconomia, infatti, spiegano che rispetto al 2007 c’è stata una riduzione del 5,6 per cento dei prezzi delle case, a fronte di un aumento del 4,6 per cento del potere d’acquisto degli aspiranti proprietario. Non è considerata in questa valuzione, l’incedenza dell’inflazione.

L’Osservatorio di Mutuionline si è concentrato molto sulla situazione romana illustrando le zone più costose della Capitale. Si va dal quartiere prossimo a Piazza di Spagna dove le case costano circa 9900 euro al metro quadro. Le case, costano meno nei quartieri come l‘Eur o Prati e scendono ulteriormente se si arriva fino a Montesacro.