Più spese se c’è trasparenza

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La Coldiretti ha fatto un’inchiesta sui consumi degli italiani dopo la pubblicazione da parte del Ministero dell’Agricoltura di n report relativo alla trasparenza dei prodotti alimentari. Il risultato è che a fronte di una maggiore trasparenza gli italiani sono disposti a spendere di più. 

Il ministero delle Politiche Agricole ha indagato sui ritardi e sulle falle del sistema di etichettatura dei prodotti alimentari spiegando che la certezza dell’origine di un alimento e soprattutto sapere che è di provenienza italiani incoraggia l’acquisto.

I dati di questo report in cui 9 italiani su 10 hanno chiesto maggiore trasparenza sull’etichettatura dei prodotti alimentari, sono stati utilizzati anche dalla Coldiretti che reagisce a queste informazioni spiegando quel che da tempo promuove, ovvero che l’82% degli italiani sarebbe disposto a spendere di più per avere la certezza dell’origine e la provenienza italiana del prodotto alimentare da acquistare.

Consumatori sempre più attenti alla qualità

Per quasi tutti gli intervistati l’etichetta è fondamentale e bisogna sempre indicare il luogo di trasformazione dell’alimento. Il fatto che le materie prime siano italiane e il fatto che il prodotto sia trasformato in Italia, genera una scelta per l’acquisto di quel prodotto in 8 italiani su 10. Sapere la provenienza degli alimenti, ne favorisce l’acquisto.

Proprio per queste evidenze, sempre il ministero delle Politiche Agricole, ha promosso un’iniziativa privata e facoltativa per utilizzare il logo che certifica che il latte venduto è made in Italy. Un’informazione essenziale adesso che torna in primo piano anche la questione delle quote latte. L’Italia, non è un caso, rischia di pagare altri 1,4 miliardi di multe.

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