Ancora poca volatilità nei mercati finanziari

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 In queste condizioni di bassa volatilità del mercato che perdurano ormai da tempo, ci troviamo tutti i martedì a descrivere di fatto di un lunedì caratterizzato da scarsi movimenti di prezzo e da occasioni piuttosto rare di operatività mirata a cogliere escursioni di prezzo di un qualche rilievo. Ciò è tanto più vero quando vi è attesa per un evento macroeconomico di una certa importanza, come quello di domani nel quale la Federal Reserve deciderà in materia di tapering e tassi di interesse.

La Borsa Italiana, conclude in negativo la giornata di scambi

Questa notte sono state diramate le Minute della RBA, nelle quali sono evincibili due punti salienti: il primo è relativo alla politica monetaria,  della quale è stata confermata la permanenza in territorio accomodante. Il secondo invece ci riguarda più da vicino in quanto ancora una volta è stato dichiarato che il dollaro australiano rimane eccessivamente forte visto il declino nel prezzo delle materie prime spiega DailyFx. Procediamo brevemente e per ordine: da un punto di vista del quadro economico generale, secondo l’istituto centrale australiano, restano delle incertezze legate all’effetto dei bassi tassi di interesse da un punto di vista di fisco ed investimenti.

Il fronte occupazionale per quanto presenti ancora dei punti di fragilità, viene invece descritto come in miglioramento graduale mentre la crescita è prevista in moderato miglioramento e l’inflazione all’interno dei target prestabiliti. Da qui il primo ed importante differenziale con quanto sta accadendo nella vicina Nuova Zelanda che invece ha proceduto a tre consecutivi rialzi dei tassi di interesse negli ultimi tre mesi, decisioni queste prese alla luce di pericoli di inflazione crescente e di bolla immobiliare. Da seguire dunque con estremo interesse il rapporto tra le valute neozelandese ed australiana che quindi potrebbero di fatto disallinearsi dal punto di vista della percezione di asset da parte degli investitori, con la prima che potrebbe essere dunque destinataria di flussi di liquidità in acquisto in maniera decisamente più che proporzionale della seconda

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