Prove di accordo sul Fiscal Cliff

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Il Fiscal Cliff americano è l’argomento all’ordine del giorno in diverse parti del mondo. Si tratta, infatti, di un problema che non riguarda solo gli Stati Uniti, ma che, nel caso l’accordo non venga raggiunto, avrà delle pesanti ripercussioni sui mercati internazionali.

Repubblicani e Democratici partono da due punti totalmente opposti e sarà molto difficile che si possa riuscire a trovare un accordo indolore per entrambe le parti: per Obama l’unica soluzione è quella di alzare le tasse per i più ricchi in modo da salvaguardare il ceto medio e far, così, ripartire l’economia, mentre i repubblicani non possono accettare questa soluzione, che sarebbe un tradimento per la classe a cui appartengono.

Ma il tempo stringe. Il termine ultimo per arrivare ad un accordo è la fine del 2012. Se non lo si troverà, il Fiscal Cliff – che consiste in un aumento delle tasse e nel taglio della spesa pubblica – partirà automaticamente.

Per questo Barack Obama ha ricevuto a sorpresa il repubblicano John Boehner, speaker della Camera, per cercare di arrivare, almeno, allo sblocco dei negoziati. Un lungo incontro, al termine del quale, però, nessuna delle due parti in causa ha rilasciato delle dichiarazioni ufficiali. Entrambi si sono detti favorevoli a risolvere il problema con tutti i mezzi a disposizione e a lasciare aperto il canale di comunicazione tra le due parti.

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