La crisi frena i consumi, ma non gli acquisti online

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Il rovescio della medaglia della crisi. Gli italiani fanno i conti con un aumento generalizzato delle imposte, al quale per moltissimi si aggiunge il pagamento dell’Imu, da realizzare entro e non oltre il prossimo 17 dicembre.

I consumatori sono sempre più alle prese con tasse e debiti, ai quali dedicano una parte consistente della loro tredicesima. Quella parte che, nella più rosea delle previsioni vorrebbero destinare ai consumi.

Questi ultimi, come fa notare Confcommercio, sono invece (e ce lo si aspettava) in calo di 0,22 miliardi. Confesercenti evidenzia:

“Nel complesso gli italiani spenderanno per Natale 36,8 miliardi, oltre il 3% in meno rispetto al 2011 quando furono 38 miliardi. Con un risparmio che parte dalla spesa in regali, il budget medio scenderà a circa 550 euro, e arriva ai viaggi di fine anno”.

La crisi non ‘tocca’, però, i cenoni. Gli italiani, si sa, rinuncerebbero a tutto ma non al piacere di riempire la propria tavola di ogni ben di Dio.

La novità del 2012, tuttavia, è un’altra. Frenano i consumi ma il rovescio della medaglia dice che crescono e di gran lunga per giunta gli acquisti online. In rete ci sono oltre 5 milioni di compratori. Mezzo milione in più rispetto al 2011.

Pare addirittura che il 34,5% di loro comprerà più regali dello scorso anno, con volumi di vendita in grado di superare i 10 miliardi di euro. Alla faccia (l’altra faccia) della crisi.

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