Quattro ruote, Volkswagen leader in Europa nonostante il dieselgate

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Dopo agosto (+11,2%) va in archivio un altro mese di solidi progressi per quanto riguarda il mercato automobilistico europeo.

A settembre le immatricolazioni di auto sono aumentate del 9,8% su base annuale grazie agli incentivi alle rottamazione e alla ripresa economica del Sud Europa, ha spiegato l’Acea, l’associazione europea dei produttori di auto. Si tratta del 25esimo mese consecutivo con il segno più. In totale sono state vendute 1.356.868 auto.

I maggiori progressi in Spagna dove le immatricolazioni sono aumentate del 22,5%, poi in Italia (+17,2%), in Francia (+9,1%), nel Regno Unito (+8,6%) e, infine, in Germania (+4,8%), segnata dallo scandalo Volkswagen. In tutto nei primi nove mesi le immatricolazioni sono aumentate dell’8,8% superando 10 milioni di unità (10.413.675).

Tutti i maggiori mercati dell’auto dell’Unione europea hanno registrato progressi nei primi tre trimestri dell’anno: Spagna (+22,4%) e Italia (+15,3%) poi Regno Unito (+7,1%) e Francia (+6,3%). Anche in questo caso fanalino di coda la Germania (+5,5%).

In ogni caso il gruppo Volkswagen, nonostante le conseguenze dello scandalo del Dieselgate, si è confermato leader del mercato europeo con un aumento delle immatricolazioni mensili dell’8,3% a 325.497 unità e una quota in discesa dal 23,7% al 23,3%. Più nel dettaglio, è stato un boom di immatricolazioni per la Porsche: 5.834 autovetture, il 54,1% in più rispetto alle 3.787 dello stesso mese del 2014 mentre, nei primi nove mesi dell’anno, la casa di Stoccarda ha immatricolato 50.125 vetture (+33,1%).

Tassi di crescita a doppia cifra anche per i marchi Audi e Skoda che a settembre hanno registrato un aumento delle immatricolazioni del 10,1 e del 10,2%.

Il brand tedesco ha aumentato le immatricolazioni del 6,6%, al di sotto della media del gruppo, mentre Seat si è limitata a un +4,4%. Segno negativo per Bentley, Lamborghini e Bugatti che, nel complesso, hanno subito una contrazione delle immatricolazioni del 6,4%.

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