Sarà difficile tornare a trovare la quiete dopo la tempesta, perché la tempesta è stata fortissima e violenta. Ma Volkswagen puo’ e deve provarci. Il ‘Dieselgate‘ pesa come un macigno sulla brand reputation della casa tedesca, ed è tempo di fare alcuni conti. Per verificare la fattibilità di andare avanti lasciandolo alle spalle una volta per tutte.
Nissan corre in soccorso di Mitsubishi, entrando nel capitale dell’azienda in qualità di primo azionista. Si consolida, dunque, la relazione tra le due case provenienti dalla stessa nazione alla luce degli affari già in atto con Renault.
Il dieselgate che ha messo in guai seri un celebre marchio come Volkswagen durante lo scorso autunno rischia di colpire anche i nuovi vertici della casa automobilistica teutonica. Un risvolto, fino a questo momento, del tutto inaspettato dal board.
La Ue vuole essere perfettamente al corrente dei finanziamenti ricevuti da Volkswagen, finita nel mirino degli inquirenti con il Dieselgate sulla manipolazione delle emissioni di NOX e CO2.
Matthias Müller, nuovo amministratore delegato di Volkswagen, deve ancora individuare i giusti manager per rifondare la casa, in prenda allo scandalo dieselgate.
La Volkswagen Group ha annunciato che i veicoli circolanti nel nostro Paese coinvolti nella vicenda del software che ‘truccava’ i test delle emissioni dei motori diesel risultano pari a 709.712 suddivisi tra i marchi Volkswagen, Audi, Seat e Skoda.
Tiene banco il caso dello scandalo delle emissioni della celebre casa di auto tedesca. Dall’Italia agli States in atto c’è una vera e propria pioggia di azioni legali contro Volkswagen relativamente al Dieselgate, che ha portato all’aggiramento delle norme anti-smog.
Si parla ancora di Dieselgate e a ragion veduta. Lo scandalo delle emissioni truccate coinvolge ancora una volta le istituzioni europee, con il vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che si difende.
Il dieselgate che ha coinvolto Volkswagen ha radici più profonde. Lo scandalo si allarga; potrebbe riguardare anche versioni precedenti del motore EA189 che infatti sarebbero a tutti gli effetti coinvolte dalle manipolazioni dei dati antismog.
La stampa non ha dubbi: i grandi azionisti di Volkswagen sono pronti citare in giudizio per 40 miliardi di euro la società per il crollo del titolo dopo che lo scandalo dieselgate è venuto alla luce.