Quotazioni, il petrolio arriverà a 20 dollari?

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Un rapporto di Goldman Sachs suscita molto clamore tra investitori e mercati finanziari. Nel report, gli analisti della banca americana hanno scritto che il calo del prezzo del petrolio non è ancora finito e che i future sul mercato americano potrebbe arrivare a sfiorare anche i 20 dollari al barile.


Sarà vero? Sia per i bilanci delle oil company e per tutto il settore industriale legato ai prodotti petroliferi, sia per i contraccolpi sui mercati finanziari, tale discesa significherebbe molto. Pur quanto, il petrolio a 20 dollari avrebbe indubbi vantaggi per tutti quei paesi costretti ad importare materie prime. Destino comune a quasi tutti i paesi europei, Italia compresa.

Tuttavia quando potrebbe avvenire un ulteriore crollo del prezzo del greggio di un altro 60 per cento? Il report di Goldman non specifica una data entro la quale potrebbe accadere.  Per gli analisti della banca, si tratta di una eventualità da non escludere, visto che “il surplus globale potrebbe essere anche superiore a quanto ipotizzato finora e potrebbe quindi far precipitare le quotazioni”. Per il momento, secondo quanto si legge nel documento, la banca d’affari ha rivisto per il prezzo dei future sul mercato Usa (l’indice Wti) da 57 a 45 dollari la previsione di prezzo per il 2016, mentre per il Brent (il future contrattato alla Borsa di Londra) la riduzione è da 62 a 49,5 dollari.

Malgrado ciò, l’ipotesi che i prezzi possano calare ancora è rafforzata da un quadro macro-economico sia in peggioramento: “E’ un dato di fatto – si legge ancora – che il mercato del petrolio sia in eccesso di offerta più di quanto avevamo previsto e ora ci attendiamo che il surplus persista nel 2016 per effetto di una ulteriore crescita della produzione Opec, di una persistente offerta da parte dei Paesi non-Opec e del rallentamento della crescita della domanda, con il rischio di una domanda ancora più debole alla luce del rallentamento della Cina”. La possibilità di vedere il hgreggio a 20 dollari al barile si farebbe ancora più concreta se, nei prossimi mesi, dovesse continuare a salire il valore delle scorte accumulate.

 

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