Riassunto del DDL Stabilità – parte I

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La Legge di Stabilità 2016 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015. Questa manovra finanziaria contiene una serie di disposizioni su formazione del bilancio dello Stato che indica quante risorse saranno usate per le riforme.

Il valore del DDL Stabilità è di 26,5 miliardi di euro, cifra che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi di euro per via dell’introduzione della “clausola migranti”. In questo frangente consideriamo le novità su tasse, pensioni e investimenti.

Tasse

La spending review e il taglio delle tasse, a partire dall’abolizione della TASI sulle prime case (abitazioni di lusso e castelli esclusi), dell’IMU agricola e sui macchinari imbullonati, il taglio IRES, il canone RAI in bolletta e il blocco all’aumento dell’IVA e delle accise. Queste sono tutte le novità che riguardano il settore della tassazione.

Pensioni

Sul fronte della previdenza la Riforma delle Pensioni soprattutto in ottica di flessibilità in uscita è soltanto il primo punta di una riforma che contempla anche l’Opzione donna (che consente alle lavoratrici dipendenti o autonome di andare in pensione prima ma con l’importo della pensione calcolato con il sistema contributivo) e la settima salvaguardia per gli esodati.

La Lega protesta con gli esodati, occupato il MEF

Investimenti

Poi ci sono poi le misure volte ad incentivare gli investimenti dei cittadini. Per esempio:

  • il maxi ammortamento sugli investimenti
  • la maggiorazione deduzione IRAP per le società di persone,
  • la proroga al Bonus ristrutturazioni, al Bonus Mobili e all’Ecobonus con le medesime aliquote di detrazione IRPEF applicate del 2015 (rispettivamente 50%-50% e 65%),
  • gli incentivi alle assunzioni seppur meno generosi di quelli attuali
  • il limite all’utilizzo dei contanti aumentato a tremila euro il limite dei pagamenti in contati.

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