Ripresa, Fmi taglia stime globali

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Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le stime di crescita mondiale per il 2015, elevendo quelle dell’Italia (anche se rimane in coda alla zona euro per forza della ripresa) mettendo in conto i potenziali pericoli che affliggono i mercati mondiali.

Tra questi sorgono la bolla speculativa scoppiata in Cina e il rischio di Grexit, uscita di Atene dall’Eurozona. “La prevista ripresa della crescita globale, sebbene ancora attesa, non si è finora pienamente materializzata”, annota il Fondo.

Secondo l’Organizzazione di Washington, il Pil globale crescerà quest’anno del 3,3%, meno del 3,5% stimato in aprile. Confermata una crescita del 3,8% per il 2016. Lieve miglioramento per l’Italia: nell’aggiornamento delle sue previsioni, il Fondo stima che il Pil salirà dello 0,7% nel 2015 per poi accelerare all’1,2% nel 2016, con una revisione al rialzo rispettivamente pari a 0,2 e a 0,1 punti rispetto ai numeri diffusi con il Rapporto economico mondiale di aprile. Il dato, pur in miglioramento, resta comunque inferiore rispetto alla media dell’area dell’euro, il cui Pil è stimato crescere dell’1,5% (dato invariato rispetto ad aprile) quest’anno e dell’1,7% (-0,1 punti) il prossimo.

Tra i grandi Paesi della zona euro, Germania e Francia vedono confermati i numeri della primavera scorsa: il Pil di Berlino aumenterà dell’1,6% nel 2015 e dell’1,7% nel 2016, quello di Parigi dell’1,2 e dell’1,5% rispettivamente. Un vero e proprio boom aspetta invece la Spagna: il Fondo ha rivisto le stime di Madrid al rialzo dello 0,6% quest’anno e dello 0,5% il prossimo, per un Pil destinato a salire rispettivamente del 3,1% e del 2,5%. “La ripresa economica nell’area euro sembra ampiamente sulla strada giusta, con una robusta ripresa della domanda interna e l’inflazione che inizia a crescere”, annota in definitiva il Fmi sull’area con la moneta unica, prevedendo un Pil in crescita dell’1,5% quest’anno e dell’1,7% nel 2016 (+0,1 punti percentuali su aprile).

 

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