Roberto Cavalli, i russi si ritirano dalla trattativa

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Sono definitivamente saltate le trattative che intercorrevano tra il fondo russo Vtp Capital, controllato dal Cremlino attraverso una delle banche più importanti del Paese, e la maison Roberto Cavalli.

Secondo il MFF, Vtb Capital aveva intenzione di acquisire il 70% del brand di moda che rappresenta una delle eccellenze del made in Italy, per una cifra che doveva aggirarsi intorno ai quattrocento milioni di euro.

Tuttavia il fondo russo si sarebbe ritirato dalla trattativa in quanto avrebbe reputato esageratamente elevato il valore iniziale attribuito a Roberto Cavalli. Stando alle fonti stampa, nello specifico la decisione sarebbe stata definitivamente maturata quattordici giorni fa. Nel corso dell’incontro per formalizzare l’accordo, Roberto Cavalli avrebbe deciso di non rinunciare ad alcuni asset della sua casa di moda. Tra questi c’è il palazzo di sette piani situato a Parigi tra Rue Cambon e rue Saint-Honorè, che lo stilista e fondatore della maison ha sempre voluto tenere per sè .

Gli esperti spiegano così la scelta:

Questo asset immobiliare ha sempre agevolato la crescita della valorizzazione dell’intera azienda fino a quei 400 mln inizialmente pattuiti. Inoltre, l’ultima perizia stima il valore dell’immobile a 90 mln di euro. Un bene che Roberto Cavalli avrebbe dovuto scorporare dalla società con un’operazione di sale and lease back. A gravare ulteriormente sul mancato raggiungimento dell’accordo si sono aggiunte le sazioni imposte dall’Occidente alla Russia.

Per tale ragione, successivamente al mancare del deal, lo stilista ha deciso di dirigere personalmente l’azienda sia sotto l’aspetto manageriale sia sotto quello creativo. Sfuma così anche l’accordo verbale con Peter Dundas attuale direttore creativo di Emilio Pucci, che nelle settimane scorse aveva concordato il suo arrivo in house come numero uno, successivamente all’acquisto di Vtb.

 

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