Autostrade, accordo per Benetton sotto 10%

Dopo innumerevoli ore di trattative e un Consiglio dei Ministri che ha occupato quasi una notte intera, sembra essere arrivata la svolta per Autostrade, che avrebbe visto i Benetton accettare un accordo che li porterà a meno del 10% nella società.

Geneve Invest: “con Manley alla guida di FCA il marchio Jeep diventerà centrale”

 “La sensazione è che il marchio Jeep acquisterà sempre più peso nelle dinamiche industriali del gruppo FCA” spiega da Ginevra/Lussemburgo/Milano Neri Camici di Geneve Invest, società di gestione patrimoniale indipendente che abbiamo interpellato per analizzare il momento della grande casa automobilistica italiana, alla prese con l’avvicendamento forzato fra Sergio Marchionne, scomparso improvvisamente poche seettimane fa, e Mike Manley.

Inglese, 54 anni, Manley è stato a capo del marchio Jeep di Fiat Chrysler Automobiles NV sin dal 2009, e il suo lavoro è stato fondamentale per l’implementazione di un piano aziendale che ha visto raddoppiare i profitti del gruppo nei primi cinque anni di operazioni. L’agenda di Manley è certamente molto fitta, a partire dalla sfida di rilancio dei marchi di lusso Alfa Romeo e Maserati, sino alla sbarco definitivo di Jeep in Cina e al progetto, già molto in ritardo, di sviluppo dell’auto elettrica.

“Quello delle automobili a basso impatto ambientale – continuano da Geneve Invest – è probabilmente l’obiettivo più duro e decisivo sul quale il nuovo amministratore delegato di FCA dovrà lavorare. Lo scenario sembra comunque positivo, soprattutto perché l’azienda ha deciso di operare una scelta di grande continuità: Manley era già stato incaricato di elaborare il piano quinquennale che prevede un salto nelle vendite del 40 per cento, già da quest’anno, per raggiungere il traguardo stabilito da Marchionne per il 2018. Il problema principale da affrontare per Manley sarà quello di riuscire a mantenere FCA a galla, nonostante, essendo la settima più grande casa automobilistica del mondo, la società potrebbe non avere le dimensioni necessarie per competere in un settore che sta virando in maniera decisa verso guida autonoma ed mezzi elettrici, due tecnologie rispetto a cui non solo il gruppo è in grande ritardo, ma per le quali sarà necessario prevedere investimenti massicci, la cui portata potrebbe non essere troppo ampia, rispetto alla forza di FCA”.

FCA dovrà difendersi soprattutto dall’assalto industriale che le altre case automobilistiche potrebbero decidere di portare: più volte negli ultimi mesi si è parlato di un interesse, sempre smentito, del costruttore sudcoreano Hyundai Motor Group. Si tratta di indiscrezioni che, nonostante la mancanza di conferme, ciclicamente interessano il gruppo italiano già da diversi mesi e che sono legati alla capacità di Sergio Marchionne di costruire un brand ritornato attraente sul mercato internazionale. La Jeep Wrangler e il marchio Jeep in generale sono oggi un successo assoluto in tutto il mondo, così come, allo stesso modo, Fiat è ritornato in maniera prepotente a giocare un ruolo da top player con modelli come la Fiat 500, un successo straordinario non soltanto in termini di vendite, ma anche di branding.

“Manley, e con lui tutto il gruppo FCA, si misurerà principalmente con l’obiettivo di aumento delle vendite che lui stesso, insieme a Marchionne, ha delineato nei mesi scorsi – chiudono gli esperti di Geneve Invest – un piano molto ambizioso e che ha l’obiettivo di portare il profitto operativo della società a quota 15 miliardi di dollari entro il 2022, aumentando i margini di profitto globali fino all’11% entro il 2022, dal 6,3 per cento del 2017”.

Mediobanca modifica posizioni long

Il portafoglio mensile long short di Mediobanca Securities ha fatto segnare una performance del +3,3% dopo l’ultimo aggiornamento del 27 aprile scorso (+8,6% da inizio ottobre 2013 rispetto al +25,7% del Dow Jones Italy Titans Index).

Record di acquisizioni nel 2014

Gli ultimi due ‘affari’ basterebbero a far capire che 2014 è stato. La più antica tra le industrie chimico-farmaceutiche della Germania, Merk, ha deciso di acquisire Sigma Aldrich.

Ferrari, Marchionne fa il prezzo

Quanto vale il marchio del ‘Cavallino rampante’? Molto più di sette miliardi di euro. Parola dell’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne, il quale ha fatto il prezzo e ha nuovamente spinto i titoli del suo gruppo.

Telecom Italia cresce in Borsa e sblocca la cessione di Telecom Argentina

Buone notizie arrivate in giornaa per Telecom Italia. Durante il pomeriggio il titolo della società alla cui guida c’è l’amministratore delegato Marco Patuano ha fatto registrare un rialzo dell’1,69% a quota 87,45 centesimi al termine di un allungo a quota 87,8 che ha proposto un primo test delle resistenze poste in area 88 centesimi.

Telecom Brasile: arriva l’offerta

Secondo DowJones Newswires, Tim Participacoes sarebbe nel mirino di Telefonica, America Movil e Oi. Le tre compagnie avrebbero unito le forze e stipulato un accordo per presentare la propria offerta a Telecom Italia e rilevare la controllata verde-oro Telecom Brasile.