Record di acquisizioni nel 2014

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Gli ultimi due ‘affari’ basterebbero a far capire che 2014 è stato. La più antica tra le industrie chimico-farmaceutiche della Germania, Merk, ha deciso di acquisire Sigma Aldrich. La società tedesca fattura 11 miliardi l’anno e acquisirebbe la società americana per 17 miliardi di dollari. Siemens, leader nel settore della comunicazione, ha dichiarato l’acquisizione dell’americana Dresser-Rand, società che si occupa di forniture per l’industria petrolifera ‘comprata’ per 7,6 miliardi di dollari. Nel contempo, Siemens ha ceduto per tre miliardi di euro il cinquanta per cento della sua quota di capitale con cui governa la joint ventures con Bosh in relazione degli elettrodomestici.

Per le acquisizioni, come del resto succede sempre a settembre, è stato un mese molto caldo. Lo stesso dicasi per le fusioni. In altri termini il trend che vuole che i movimenti in entrata e in uscita nelle trattative di acquisto, compravendita e unione tra società siano molteplici e altamente remunerativi, è stato confermato.

Basti pensare che solo durante la scorsa settimana, sono state annunciate sedici nuove operazioni del valore che va oltre il miliardo di dollari per un totale di 105 miliardi di dollari. Nella settimana precedente il valore delle operazioni si aggirava intorno ai quaranta miliardi. Il sito Piazzaffari.info:

Settembre non è il solo mese di ‘boom’ per fusioni e acquisizioni in questo 2014. L’anno in corso infatti è particolarmente brillante per il mercato delle fusioni e acquisizioni. Secondo la banca dati S&P Capital IQ, dall’inizio dell’anno il valore del mercato tiene conto di tutte le operazioni (annunciate, concluse e cancellate) ed è stata toccata la soglia dei 3mila e 290 miliardi di dollari. Una cifra che è superiore a quella fatta segnare in totale durante lo scorso anno (2,9 trilioni circa). Di fatto il volume delle operazioni è tornato ai livelli pre-crisi dal momento che al fine di ritrovare una simile annata bisogna tornare indietro al 2007, anno in cui si registrarono operazioni per oltre 4mila e 800 miliardi di dollari.

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