Segnali contrastanti sui prezzi del gas in Europa il 10 gennaio

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Dobbiamo fare i conti con segnali constrastanti oggi 10 gennaio, per quanto riguarda i prezzi del gas in Europa. I prezzi del gas in Europa hanno raggiunto i livelli prebellici mentre il nuovo anno inizia con temperature insolitamente calde che hanno domato la domanda dei consumatori e scongiurato la necessità di attingere allo stoccaggio sotterraneo.

prezzi del gas

Un aggiornamento sui prezzi del gasi in Europa il 10 gennaio

Le negoziazioni presso l’olandese Title Transfer Facility (TTF), l’hub leader in Europa, si sono chiuse mercoledì a 65 euro per megawattora (MWh) per le consegne previste per febbraio. L’ultima volta che i prezzi del gas al TTF sono scesi sotto la soglia dei 70 MWh è stato il 16 febbraio, otto giorni prima che la Russia lanciasse l’invasione dell’Ucraina, quando hanno raggiunto i 69,5 MWh.

Dall’inizio della guerra, il TTF ha attraversato alti e bassi estremi, culminati in un massimo storico di € 342 MWh a fine agosto. Dopo quel picco, i prezzi del gas sono entrati in un lento ma costante percorso di stabilizzazione, pur rimanendo eccezionalmente elevati.

La tendenza al ribasso offre una tregua alle famiglie e alle imprese europee, che da mesi faticano a far fronte a bollette energetiche volatili e imprevedibili. La notizia arriva mentre il 2023 porta temperature invernali da record in tutto il continente, un fenomeno che secondo gli esperti si inserisce nel modello più ampio del cambiamento climatico causato dall’uomo.

Germania, Polonia, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi, Francia e Svizzera sono tra i Paesi che hanno registrato un clima straordinariamente mite, costringendo alla chiusura di alcuni comprensori sciistici. I residenti di San Sebastián, nel nord della Spagna, questa settimana sono stati fotografati mentre prendevano il sole in spiaggia, mentre la Repubblica Ceca ha registrato 19 gradi Celsius.

Le condizioni atmosferiche hanno frenato l’uso del riscaldamento e protetto le scorte di emergenza. Lo stoccaggio sotterraneo di gas nell’Unione Europea, destinato a coprire l’aumento della domanda durante l’inverno, è attualmente all’83% della capacità totale. “È una posizione abbastanza buona in cui trovarsi in questo periodo dell’anno”, ha dichiarato mercoledì un portavoce della Commissione europea.

“A causa del clima mite che abbiamo sperimentato, c’è stata una domanda inferiore rispetto agli anni precedenti. E quei titoli sono rimasti a un livello elevato. Penso che abbia avuto un effetto calmante sul mercato, riducendo la volatilità e abbassando i prezzi”.

Nonostante la tregua, il gas continua ad essere fatturato a prezzi anormalmente elevati. Resta da capire quali fattori avranno maggiore incidenza sui prezzi del gas in Europa a breve termine.

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