Si pensa all’abolizione delle monete di piccolissimo taglio

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 Le monete in circolazione sono emblematiche della situazione finanziaria di un paese e di un continente e i provvedimenti presi a riguardo, che si tratti di politiche espansive o di tutela dalle frodi, indicano che qualcosa sta cambiando.

È recente la notizia relativa alle monete da 500 euro che saranno presto abolite nel Vecchio Continente, così come saranno escluse dalla circolazione mondiale, le monete di taglio più grande. Queste, infatti, non sono usate dai cittadini per pagare beni e servizi, ma sono appannaggio della criminalità organizzata.

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Adesso si scopre che in Europa c’è l’intenzione di stoppare anche la circolazione delle monete da 1 e 2 centesimi, quindi i tagli più piccoli. I cittadini dell’Unione Europea, secondo un sondaggio fatto da Bruxelles, non vedono l’ora di liberarsi di queste monetine che accumulano durante tutto il giorno e che poi si perdono nei meandri delle borse.

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Le monete da 1 e 2 centesimi sono considerate di poco valore, si pensa che non valgano niente e dire la verità. L’opinione espressa dai cittadini è stata condivisa anche dalla Commissione europea che, sollecitata dal Parlamento e dal Consiglio europeo, ha iniziato a chiedersi se non valga la pena abolire queste monete.

Il commissario agli affari monetari, il celeberrimo Olli Rehn ha già affrontato il problema ed ha reso una dichiarazione scritta sull’argomento spiegando che si procederà con il ritiro integrale delle monete, con la loro scomparsa graduale, oppure con l’emissione a costi ridotti.

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