Arriva il nuovo decreto ministeriale del 15 gennaio 2015, il quale รจ un aggiornamento delle norme riguardanti la trasparenza dei collocamenti dei titoli di Stato.
Il decreto entrerร in vigore giorno 20 gennaio 2015, e rimpiazzerร il precedente documento del 12 febbraio 2004 (cosรฌ come integrato il 19 ottobre 2009). Quest’ultimo verrร abrogato.
Il nuovo decreto, informa il Tesoro, ripercorre largamente il precedente, ma presenta due importanti novitร : riduce le commissioni massime da applicare alla clientela per la sottoscrizione in asta dei BOT e le annulla nel caso si presentassero rendimenti negativi; prevede nuove modalitร , piรน al passo con l’evoluzione della tecnologia, per la pubblicizzazione delle informazioni inerenti ai collocamenti dei titoli di Stato.
Nello specifico, in virtรน della riduzione intervenuta nei tassi di interesse, si รจ stabilito di diminuire le commissioni massime applicabili alla clientela, in ottemperanza a quanto giร effettuato durante ll’Aprile 2014 con riferimento alle provvigioni sulle aste dei titoli a medio-lungo termine (si rammenta che il “decreto trasparenza” regola le sole commissioni massime sui BOT, poichรฉ sui titoli a medio-lungo termine non possono essere richieste commissioni alla clientela che li acquista in asta).
In sintesi, le commissioni massime relative al Bot trimestrale sono state adesso portate allo 0,05%, quelle sul Bot semestrale allo 0,10% mentre sul Bot annuale allo 0,15%. Inoltre, sono azzerate nel caso di rendimento nullo o negativo.
Oltretutto, tenendo in considerazione l’elevata distribuzione di tecnologie informatiche presso gli sportelli bancari, si prevede che gli avvisi cartacei possano essere sostituiti da strumenti elettronici liberamente e facilmente consultabili dalla clientela. E grazie alla crescente espansione dell’utilizzo del canale telematico per prenotare i titoli in asta รจ stato, infine, previsto che i siti internet dedicati a tale attivitร online contengano gli stessi avvisi previsti per l’operativitร presso le agenzie/filiali.