Stabilità 2016, le misure fiscali

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Quali sono le principali misure fiscali contenute nella nuova legge di Stabilità 2016? 

Esse sono riguardanti Tasi, Ires e Irap, Edilizia e Partite Iva e meritano di essere analizzate nei dettagli.

Tasi

La quantificazione della perdita di gettito in seguito all’esenzione delle abitazioni principali è pari a 3.575 milioni di euro. Le abitazioni di lusso (categorie A1, A8 e A9) continueranno a pagare, il gettito relativo è di 10 milioni. Dall’esenzione degli inquilini (che pagano tra il 10 e il 30% del balzello) si calcola una perdita di gettito di 16 milioni. Quanto all’annunciato stop all’aumento delle tasse locali, non vale non solo per le Regioni in deficit sanitario, ma anche per la Tari, la tassa sui rifuti, e per gli enti locali che deliberano il predissesto o il dissesto.

Ires e Zero Irap in agricoltura e pesca

Nella nuova legge di Stabilità è contemplata la riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24,5% nel 2016 e ulteriormente al 24% nel 2017, in caso di approvazione della clausola sui migranti in sede europea: il costo previsto è di 3,48 miliardi il prossimo anno e 3,97 per il 2017. La ‘zero Irap’ per agricoltura e pesca ha un costo di 196 milioni dal 2016 in avanti.

Bonus edilizia

Proseguono gli sgravi per ristrutturazioni: detrazione del 50% (da suddividere in dieci anni) per le spese sostenute nel 2016 per interventi di ristrutturazione edilizia (fino a 96mila euro) o acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (fino a 10mila euro). Prorogata anche la detrazione al 65% per la riqualificazione energetica. Alle giovani coppie (nucleo familiare da almeno 3 anni con almeno un under 35) che comprano la prima casa viene aggiunta una detrazione al 50% per la spesa per il mobilio, fino a 8mila euro.

Partite Iva

L’articolo 8 porta a 30mila euro (da 15mila euro) la soglia di fatturato sotto la quale bisogna stare per accedere al forfait. L’aliquota viene indicata al 5% per i primi cinque anni di attività, dai tre attuali, per poi salire al 15%. La norma specifica quindi che potranno avvalersi di questa “disposizione non solo i soggetti che, a decorrere dal 2016, intraprendono in regime forfetario attività di impresa o lavoro autonomo, ma anche i soggetti che, nel corso del 2015, hanno intrapreso le suddette attività avvalendosi del medesimo regime”. Per i soggetti, l’agevolazione fiscale vale per i prossimi quattro anni. L’aliquota contributiva resta al 27% e non sale al 33%.

Infine, per quanto concerne la Voluntary Disclosure, dall’emersione dei capitali sono previsti 3,4 miliardi, 2 dei quali da contabilizzare durante il prossimo anno.

 

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