Stop al potere del rating

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 Dall’Europa è arrivato l’argine per le agenzie di rating che nell’ultimo anno, con i loro giudizi, hanno influenzato in modo più o meno pesante l’andamento dei mercati europei e mondiali in generale. Sotto osservazione, naturalmente, le note diffuse da Standard&Poor’s, da Moody’s e da Fitch.

Nuove regole Agenzie Rating

L’Europarlamento, in questo momento, ha pensato di imporre un calendario ai giudizi delle agenzie così che anche le oscillazioni del mercato possano essere “previste”. Ottime notizie per gli investitori che potranno monitorare più facilmente quel che accade a livello tendenziale.

Un’informazione importante è relativa ai giudizi sulle ri-cartolarizzazioni: ogni 4 anni si dovranno cambiare le agenzie. Ora, la decisione dell’Europarlamento deve essere passato al vaglio del Consiglio UE, affinché, in 20 giorni, avvenga la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

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In generale, comunque, si possono evidenziare ben 4 novità: in primo luogo il debito sovrano potrà essere valutato soltanto 3 volte l’anno. Si potrà superare questa soglia soltanto su esplicita richiesta dello Stato interessato. La seconda novità riguarda il tempo che avranno imprese e Stati per studiare il rating: un giorno intero invece delle 12 ore previste fino a questo momento.

Il paletto relativo alle ricartolarizzazioni l’abbiamo già visto, non resta che considerare le note, le quali non potranno più contenere raccomandazioni sulla politica economica per i governi.

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