Spread schizza a quota 200, poi recupera

 

Per le Borse europee è stata un’altra giornata negativissima. Successivamente al crollo di ieri, sono stati fatti registrare ingenti ribassi provocati ancora dai timori per l’economia e per la situazione che sta attraversando la Grecia. Poco incoraggianti anche i risultati dell’inflazione Ue che cala ancora. Lo spread intanto torna a volare schizzando a quota 200 punti base, anche se poi recupera e chiude intorno a 178. Scivola l’euro, che tocca quota 1,27 dollari.

Borsa, ai mercati non bastano le ‘promesse’ della Fed

Non provengono buone notizie dalla Borsa. Malgrado la Federal Reserve provi a placare gli animi tranquillizzando i mercati in relazione al rialzo dei tassi, l’effetto placebo delle minute nell’ultima riunione della Banca centrale Usa non serve a listini. Durante la giornata di transazioni, alcuni fanno segnare un rosso molto profondo. Tra questi, neanche a dirlo, c’è Milano.

L’economia americana torna a correre

  È salito  oltre le attese il Pil Usa del secondo trimestre. Tra aprile e giugno l’aumento – dalla prima lettura del Dipartimento del commercio – è stata del 4% in rialzo dal -2,1% del primo trimestre (dato rivisto dal -2.9%). È un risultato che supera le stime degli analisti che si aspettavano una crescita del +3%.

Il Nikkey procede in salita. Bene i dati macro

 Nikkei positivo questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazioni a quota 15314,57, in progresso dello 0,66%, circostanza che ha permesso la ricopertura del gap ribassista del 6 agosto.

I mercati finanziari risentono del periodo estivo

 Mercati in pausa durante un lunedì interlocutorio, con borse e mercato valutario in congestione in attesa di poter assistere a potenziali aumenti di volatilità, dovuti al graduale cambiamento delle condizioni tecniche di funzionamento dei mercati.

Wall Street in discesa dopo la decisione della Federal Reserve

La soglia dei 30 miliardi di iniezioni di liquidità, superata a ribasso settimana scorsa da parte della Federal Reserve ha portato agli storni che ci attendevamo, storni non ancora definitivi ma che hanno fatto segnare la peggior discesa settimanale da settembre 2011.

Wall Street in frenata dopo le parole della Yellen

 Wall Street frena dopo le dichiarazioni del presidente della Fed Janet Yellen che ha destato tensione nei i mercati, affermando che il primo rialzo dei tassi Usa potrebbe giungere prima del previsto e potrebbe essere più sostenuto delle attese. Questo a condizione che il mercato del lavoro continui a dare segni di miglioramento.

Gli effetti sui listini Usa di possibili cambiamenti di politica monetaria

 Qualche cambiamento da un punto di vista di politica monetaria? No, diciamo di no: le aspettative degli operatori restano le medesime ed essi continuano a comprare in barba ai fondamentali e gli istituzionali che perdurano nel loro processo di distribuzione fino a che evidentemente riterranno che i prezzi possano crescere per poi procedere ad ampi alleggerimenti dei propri portafogli.