Calano le ore della cassa integrazione a giugno 2013

 L’ INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha comunicato che nel mese di giugno 2013 l’ ammontare totale delle ore autorizzate per la cassa integrazione sono calate del 5% circa rispetto al mese precedente.

La Cgil fa i conti sulla CIG

 L’ Osservatorio CIG attivo presso la Cgil ha redatto, per il mese di maggio 2013, i dati relativi all’ andamento nazionale di uno dei più importanti ammortizzatori sociali esistenti oggi in Italia

Dieci anni di cassa integrazione per i lavoratori di Alitalia?

Potrebbero protrarsi a dieci anni la cig per i lavoratori della vecchia Alitalia. Si profila, dunque, una proroga di tre anni sino al 2018 in confronto all’accordo iniziale che aveva stabilito nel 2008 l’erogazione dell’80% dello stipendio fino al 2015.

A confermare la è stato, il 12 giugno, lo stesso ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. La proroga, però, potrebbe scatenare delle polemiche: già piovono accuse di trattamento di favore nei confronti degli ex lavoratori della compagnia di linea.

Lupi sostiene che la misura non comporta un aggravio dei costi per lo Stato, poiché si tratta di un fondo che si autoalimenta. Una formula oscura per dire che attraverso i fondi pubblici e la tassazione dei consumatori della nuova Alitalia si stanzia la cassa integrazione per circa 3-4 mila dipendenti.

I lavoratori hanno diritto all’80% dello stipendio senza che abbiano un tetto massimo di 1.080 euro mensili valido per i dipendenti di altre aziende.

In effetti, a giudicare dalla difficoltà del governo a trovare risorse per la cassa integrazione in deroga, suona quantomeno strana l’attenzione dell’esecutivo nei confronti degli ex lavoratori della compagnia aerea.

Del resto per un’Alitalia fallita, ce n’è un’altra – quella nuova targata Cai e Air France – che è riuscita a evitare migliaia di esuberi solo grazie ai contratti di solidarietà.

Decreto Imu-Cig: Confindustria chiede più attenzione verso la crescita

 Occorre mantenere un approccio più attento ai profili della crescita economica, in confronto a quanto stabilito nel decreto Imu-Cig.

Tale approccio sarebbe ottimo sia per i lavoratori che per le imprese. A pensarla così è il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, che si è espressa durante l’audizione di fronte alle commissione riunite Finanze e Lavoro della Camera sul decreto Imu-Cig.

Il termine stabilito dal decreto Imu-Cig al fine di realizzare la riforma totale della tassazione in relazione immobili «è molto breve e difficilmente renderà possibile un ripensamento complessivo della fiscalità del patrimonio immobiliare. Ciò non toglie che tale riforma possa essere avviata e che entro agosto possano essere attuati quantomeno alcuni obiettivi prioritari».

Gli immobili strumentali all’attività d’impresa non vanno trattati alla stregua patrimoni da tassare. L’imposta sugli immobili, attualmente, è penalizzante sia per le imprese, sia per le fasce meno abbienti della popolazione.

Nello specifico, per quanto concerne le aziende, Confindustria rammenta che da tempo chiede una revisione del carico fiscale che sgravi i fattori produttivi da un peso impositivo soffocante. Per tale motivo riteniamo indispensabile prevedere oggi, se non l’eliminazione, quantomeno un significativo temperamento dell’imposizione sugli immobili strumentali di impresa. Finora, ricorda Panucci, per esigenze di gettito, ci si è mossi nella direzione opposta.

Per le Regioni alla Cig manca almeno un miliardo

 Solo qualche settimana fa il Governo ha stanziato, attraverso l’ approvazione dell’ apposito decreto legge IMU – Cig, un miliardo di euro per rifinanziare, per l’anno 2013, la Cassa integrazione in deroga (CIG), uno degli ammortizzatori sociali di maggiore urgenza per il Paese. Ma dalla Conferenza delle Regioni, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni Lavoro e Finanze della Camera, arriva ora un nuovo allarme: per coprire il reale fabbisogno dei lavoratori in cassa integrazione manca almeno un altro miliardo di euro.

>Da oggi in vigore il decreto sull’IMU ma i nodi da sciogliere restano

Cassa integrazione per 300 impiegati IBM

La Sistemi Informativi, fazione italiana dell’IBM che contempla quasi mille e cento dipendenti in tutta Italia, ha reso noto di aver avviato la procedura di Cassa Integrazione Ordinaria per circa trecento lavoratori in tutte le sedi. Nello specifico, la Cig è stata avviata per duecentodue lavoratori a Roma, quarantadue a Torino, ventisette a Milano, nove a Perugia, otto a Padova e quattro a Bologna.

Di questi lavoratori centonovantatré sono a zero ore, mentre il rimanente novantanove con riduzione massima di 16 ore settimanali.

Il bilancio del 2012 ha fatto segnare un rosso di 2 milioni e 100 mila euro. Tuttavia, ciò che ha fatto scattare la decisione di richiedere la Cassa è la riduzione dell’ordinato (-43,5%). La Cassa, che sarà fatta partire dal prossimo dieci giugno, è stata chiesta per 13 settimane (il massimo previsto dalla legge) e potrà essere ripetuta al massimo per altre tre volte (12 mesi).

La Rsu dell’azienda denuncia il fatto, segnalando che al termine di rinvii, reticenze e trucchi ‘legali’ sul bilancio 2012, che fanno ricadere su Sistemi Informativi le spese inizialmente stanziate da IBM per gli incentivi all’esodo elargiti il precedente anno, proprio mentre il nuovo ministro del lavoro sembra seriamente determinato a ritoccare le riforme della CIG volute dalla Fornero, la dirigenza tutta IBM di Sistemi Informativi ha deciso di approfittare degli scampoli di questa ghiotta occasione per far cassa a spese dei lavoratori”.

Così, presto si terrà l’incontro tra le parti sociali presso l’Unione Industriali di Roma, ma i margini di trattativa sembrano ridotti al lumicino. Nei prossimi giorni la Rsu comunicherà ai lavoratori e alle lavoratrici le ulteriori forme di lotta che verranno messe in campo per contrastare questa decisione.

Stanziato per decreto 1 miliardo per la Cassa Integrazione

 E’ stato approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto che si aspettava da giorni per risolvere, una volta per tutte, la questione IMU e quella relativa alla Cig, la Cassa Integrazione in deroga. E se sul fronte IMU è stata decisa la sospensione della rata di giugno per la prima casa fino al prossimo 16 settembre, sul fronte degli ammortizzatori sociali sono state definite le risorse disponibili al provvedimento.

>Le risorse per il rifinanziamento della Cig

E’ stato infatti approvato lo stanziamento di un miliardo di euro per la ulteriore copertura delle mobilità dei lavoratori in cassa integrazione, miliardo che, come ha precisato anche lo stesso premier, Enrico Letta, saranno in parte presi dai fondi di produttività non utilizzati, con l’ impegno del Governo, però a ripristinare in un secondo momento i fondi stessi.

Giovannini fa il punto sul rifinanziamento della Cig

Sulla questione del reperimento delle coperture è intervenuto poi anche il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, che ha aggiunto che si tratta in realtà di fondi di produttività destinati all’ erogazione nel 2014, e derivanti da accordi presi con le parti nel 2013. Ma il governo ne utilizzerà per il momento solo una parte che poi sarà reintegrata.

Della soluzione, però, si è dichiarato scontento Angeletti, segretario generale della UIL, che ha parlato di una Cig autofinanziata dai lavoratori stessi.

Le risorse per il rifinanziamento della Cig

 E’ atteso per domani, in Consiglio dei Ministri, il decreto legge che autorizzerà il rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga. Ancora non è statoancora del tutto sciolto, tuttavia, il nodo rappresentato dalle coperture.

Giovannini fa il punto sul rifinanziamento della Cig

Il Governo sembra infatti disposto a mettere in campo, per rifinanziare l’ intero provvedimento, non meno di 800 milioni. I sindacati e alcuni parti politiche, tuttavia, avevano stimato il fabbisogno per la Cig in almeno 1,2 – 1,3 miliardi. I tecnici del ministero sono dunque ancora all’ opera per cercare di far salire il budget a disposizione, che nella giornata di ieri ammontava purtroppo a soli 500 milioni.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

Il Governo italiano, infatti, in questo delicato periodo di uscita dalla procedura europea per deficit eccessivo non può toccare risorse messe precedentemente a bilancio, ma deve puntare su altre coperture. Proposti quindi il Fondo per le politiche per la formazione, il Fondo per la produttività, in vista di saldare il tutto attraverso la futura legge di stabilità.

Il nuovo esecutivo sembra quindi orientato verso una operazione in due tappe: una di rifinanziamento urgente a breve termine e una più lunga di revisione in cui saranno compresi anche altri ammortizzatori sociali.

Giovannini fa il punto sul rifinanziamento della Cig

 Per la giornata di domani, venerdì 17 Maggio, è attesa l’ approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto relativo al rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga, uno dei tempi principali all’ ordine del giorno. Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini si è quindi espresso oggi dal Senato in merito alle possibilità di reperimento delle risorse che serviranno a rifinanziare il provvedimento.

Rimandata la sospensione dell’IMU sui capannoni

Il Ministro ha così affermato che il Governo sta in queste ore valutando le risorse disponibili a brevissimo tempo, ma che sarà parimenti necessaria anche una rivisitazione dello strumento della cassa integrazione, esigenza che è stata avvertita sia dalle Regioni che dalle parti sociali.

Venerdì il decreto su IMU e Cig

In merito a questo tema il Ministro del Welfare Enrico Giovannini ha quindi confermato che il Governo si impegna, a partire dalla giornata di domani a fornire le prime risposte attese sulla questione, in modo da capire le dinamiche di utilizzo del rifinanziamento della Cig, e ha personalmente accettato la richiesta di confronto sottoposta dal Segretario della Cgil Susanna Camusso, che ha inviato una lettera nei giorni passati.

Il Ministro ha quindi dichiarato alla stampa che una volta che il Governo avrà individuato le possibili proposte sulla occupazione giovanile ci sarà un confronto con i sindacati.