Le dieci ricevute da presentare per la dichiarazione dei redditi

 È tempo di dichiarazione dei redditi e, per tutti quelli che devono presentarla, la preoccupazione maggiore è quella di riuscire a pagare meno tasse possibile. Come si fa?

► Le spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

Per riuscire a pagare la minor quota possibile di tasse – o almeno il giusto, cioè quello che ci compete in base al reale reddito percepito e alle spese effettuate – è necessario presentare, al Caf o al commercialista, tutta la documentazione delle spese sostenute nel corso dell’anno 2012.

► Calendario delle nuove scadenze fiscali

Certo, non tutte le spese sostenute sono detraibili o deducibili, solo alcune incidono sull’imponibile e sulle relative imposte, ma comunque, per ottenere degli ‘sconti’ è necessario che le ricevute dei pagamenti effettuati o le fatture siano presenti nella documentazione.

Le dieci ricevute fiscali o fatture che non devono mancare per la dichiarazione dei redditi

Assicurazioni

Per ottenere lo ‘sconto’ sulle spese assicurative (RCA, assicurazione sulla vita etc) è necessario consegnare la ricevuta di effettuato pagamento del premio e copia del contratto, necessario per ricavare la decorrenza e la natura della polizza sottoscritta.

Contratti di affitto

In caso di contratto di locazione di una casa di proprietà del contribuente è necessario conservare tutte le ricevute di incasso delle mensilità, che saranno annotate come  redditi da locazione che vanno dichiarati anche in caso di mancata percezione del canone. Solo le ricevute, infatti, possono dimostrare se  e quanto è stato percepito.

Nel caso del pagamento di  un canone mensile di locazione, vanno consegnati il contratto di locazione e le relative quietanze di pagamento delle mensilità.

Contributi previdenziali

In questo caso è necessario conservare il modello di pagamento utilizzato.

Interessi sul mutuo

In questo caso va conservata l’attestazione rilasciata dalla banca dove si ha il mutuo relativa al pagamento degli interessi per l’anno 2012. Si possono detrarre anche gli oneri accessori, ma per farlo è necessario avere la quietanza del notaio.

Plusvalenze immobiliari

Se sono state effettuate operazioni di vendita che hanno comportato una plusvalenza va conservata e consegnata tutta la relativa documentazione.

Ritenute d’imposta

Queste ritenute sono rilevabili dal cassetto fiscale dall’Anagrafe tributaria ma è comunque importante conservare le ricevute di versamento per avere un’attestazione di quanto versato in caso di errore della stessa.

Spese di mantenimento del coniuge

In caso il contribuente paghi un assegno mensile al coniuge separato ha diritto alla sua deducibilità. L’assegno per il mantenimento dei figli, invece, non può essere detratto. Per avere accesso al beneficio è necessario presentare, insieme alla dichiarazione dei redditi, una copia della sentenza dalla quale siano rilevabili tali importi e tutti i bonifici o le matrici degli assegni relative ai pagamenti effettuati.

Spese mediche

Tutte le spese mediche (visite, medicinali, esami etc) sono detraibili, me per farlo è necessario essere in possesso delle relative documentazioni di pagamento: fatture dei medici, in caso di visita, sia generica che specialistica, o gli scontrini parlanti (quelli che indicano il codice fiscale dei chi ha diritto alla detrazione, il numero e la tipologia dei medicinali acquistati).

Spese di ristrutturazione

Per ottenere dei benefici è necessario conservare e presentare insieme alla dichiarazione dei redditi le ricevute dei bonifici e le relative fatture delle opere di ristrutturazione effettuate sulle abitazioni.

Spese per l’acquisto di veicoli per disabili

Come in tutti gli altri casi è necessario, al fine della detrazione, conservare la fattura o una copia di effettuato pagamento dei qualsiasi mezzo o veicolo acquistato per persone con limitazioni delle capacità motorie, solo entro il limite massimo, però, di 18.075,99 euro, limite che non comprende le spese sostenute per tassa di possesso, l’assicurazione, il carburate e lubrificante e le manutenzioni straordinarie.

Le spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

 Il governo ha appena emanato un decreto per prorogare la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi valida per l’anno 2012 ai Caf, necessario per far fronte all’aumentato carico di lavoro dei centri di assistenza generato dal blocco del pagamento della prima rata dell’Imu.

► Pubblicato il decreto che proroga al 10 giugno il termine di presentazione del modello 730

Molti contribuenti, infatti, avevano già presentato il modello 730, nel quale avevano sfruttato la possibilità di compensare i debiti Imu con i crediti Irpef.

Per loro, quindi, tutto da rifare e i Caf, quindi, hanno chiesto e ottenuto una proroga di dieci giorni per la scadenze. Il Modello 730 dovrà essere presentato entro e non oltre il 10 giugno 2013.

► Calendario scadenze dichiarazioni dei redditi

Nella presentazione del Modello 730, valido per la dichiarazione dei redditi del 2012, è possibile detrarre il valore di alcune spese sostenute con un’aliquota del 19%. Vediamo quali sono queste spese.

Spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

Asili nido

Si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l’asilo nido, sia per i quelli pubblici che per i privati, con limite massimo di spesa detraibile pari a 632 euro per ogni figlio a carico.

La detrazione è possibile solo in presenza delle relative quietanze di pagamento.

Assicurazioni sulla vita

Il limite massimo di detrazione per le assicurazioni sulla vita è di 1.291,14 euro, sia nel caso di assicurazione sulla vita del dichiarante che di famigliare a carico.

Attività sportive

Per le attività sportive il limite massimo di spesa detraibile è di 210 euro e comprende solo le spese di iscrizione effettuate per ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni che siano fiscalmente a carico del dichiarante.

Canone di affitto di alloggi universitari

Il canone di affitto per l’alloggio universitario è detraibile al 19% – entro un limite massimo fissato a 2.633 euro – solo se la sede universitaria dista più di 100 chilometri dalla residenza, sia nel caso che la spesa sia sostenuta dal richiedente che per un familiare fiscalmente a  carico.

Per ottenere la detrazione è necessario allegare il contratto di affitto e le quietanze di pagamento.

Corsi di istruzione

La detrazione è possibile solo se si tratta di corsi di istruzione secondaria o universitaria,  scuole di specializzazione post universitaria e di perfezionamento, corsi di formazione avanzata e master, erogati da università pubbliche o private riconosciute dal Ministero dell’Istruzione.

Intermediazione immobiliare

Le spese di intermediazione immobiliare sono detraibili solo se sostenute per l’acquisto dell’abitazione principale con un limite massimo di 1.000 euro e solo in presenza della fattura di pagamento emessa dall’agente immobiliare.

Interessi passivi

Si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi gli interessi passivi e gli oneri accessori che si sostengono in presenza di mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, per un massimo di 4.000 euro.

Anche nel caso di prestiti e finanziamenti accesi per la costruzione/ristrutturazione si può beneficiare della detrazione, ma con limite massimo pari a 2.582,28 euro.

Spese funebri

Sono detraibili tutte le spese funebri – onoranze funebri, trasporto e  sepoltura – sostenute nell’anno di imposta con un limite massimo di 1.549,37 euro per ogni defunto, ivi compresi familiari affidati e affiliati anche non a carico fiscalmente.

Spese per disabili

Le spese per i disabili che possono essere detratte – sia per il dichiarante che per il famigliare a carico – competono le spese sostenute per l’acquisto di mezzi di accompagnamento, sussidi tecnici e informatici, autoveicoli e motoveicoli adattati.

Solo per autoveicoli e motoveicoli adattati è prevista la detrazione unica annuale con un tetto massimo di 18.075,99 euro.

Spese per l’assistenza a persone non autosufficienti

Si tratta delle spese che il contribuente sostiene per le badanti. Si possono detrarre solo se il reddito complessivo dell’assistito è inferiore a 40.000 euro e per un limite massimo di 2.100 euro.

Per essere detratte queste spese devono essere accompagnate da certificato medico che attesti la reale non autosufficienza della persona e da quietanza firmata da soggetto che presta l’assistenza.

Beneficia della detrazione il familiare che sostiene la spesa anche in caso di assistito non fiscalmente a carico.

Spese sanitarie

Sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi tutte le spese mediche sostenute (spese chirurgiche, analisi, medicinali e le spese sostenute per visite mediche generiche o specialistiche) sia che siano state sostenute dal dichiarante o da un famigliare a carico, solo però se documentate da fattura o con scontrino parlante.

Non ci sono limiti di importo e la franchigia è di 129,11 euro.

Spese veterinarie

Si possono detrarre le spese sostenute per visite veterinarie e per i medicinali per gli animali detenuti per la pratica sportiva o per compagnia regolarmente registrati.

Il limite massimo della detrazione è di 387,34 euro, con franchigia di 129,11 euro.

Riscatto della laurea

Per questa detrazione – che si può ottenere per i familiari a carico – non sono previsti limiti di importo. È possibile beneficiare della detrazione anche nel caso in cui chi ha riscattato la laurea non abbia ancora iniziato a lavorare e non è iscritto a nessun ente previdenziale.

Se, invece, il riscatto avviene in caso di lavoratore che paga regolarmente i contributi, sono detraibili questi ultimi.

Le spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi

 Per tutti i contribuenti che si apprestano in questi giorni a presentare la dichiarazione dei redditi è molto importante che, al fine del pagamento del giusto importo di tasse, vengano segnalate in dichiarazione tutte le spese sostenute nel corso dell’anno.

► Calendario delle nuove scadenze fiscali

Portando la documentazione necessaria a dimostrazione delle spese effettuate, infatti, si può beneficiare di deduzioni e detrazioni che possono sensibilmente abbassare l’ammontare delle tasse che si pagheranno.

► Le dieci ricevute da presentare per la dichiarazione dei redditi

Le spese deducibili in sede di dichiarazione dei redditi sono quelle spese che si sottraggono al totale del reddito percepito nel corso dell’anno solare e che, quindi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile, ossia il l’ammontare sul quale poi vengono calcolate le imposte da pagare.

► Le spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

L’elenco delle spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi

Assegno periodico al coniuge in caso di separazione

Se il contribuente è legalmente separato dal coniuge può dedurre dal suo reddito gli assegni versati per il suo mantenimento, ma non quelli per il mantenimento dei figli, solo se in presenza di rilasciato dall’autorità giudiziaria competente.

Sono esclusi da questo beneficio gli assegni versati in un’unica soluzione.

Inoltre, è prevista la deduzione anche per gli assegni periodici in forza di testamento o donazione e assegni alimentari corrisposti ai familiari, senza alcun limite d’importo.

Contributi a fondi integrativi del SSN

Come per le forme pensionistiche complementari, è possibile dedurre dal proprio reddito anche i contributi ai fondi del Sistema Sanitario Nazionale. Il limite massimo in questo caso è di 3.615,20 euro.

Si possono dedurre anche i contributi versati per i familiari a carico, con lo stesso limite di 3.615,20 euro per ognuno di essi. Concorrono alla formazione del massimale deducibile anche i contributi eventualmente versati dal datore di lavoro.

Contributi e premi per forme pensionistiche complementari

I contribuenti che hanno deciso di aprire una posizione previdenziale alternativa complementari ed individuali (fondi pensione aperti, fondi pensione chiusi, piani pensionistici individuali) possono dedurre dal totale del proprio reddito quanto versato nel corso dell’anno, compresi eventuali contributi pagati dal datore di lavoro, per una somma massima di 5.164,57 euro.

Contributi previdenziali e assistenziali

Non concorrono alla formazione del reddito imponibile le spese sostenute per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, senza alcun limite d’importo anche in caso che i contributi versati siano quelli volontariamente versati dal contribuente all’ente previdenziale di appartenenza.

Contributo SSN – RC veicoli

Si può dedurre dal proprio reddito anche il contributo al servizio sanitario nazionale presente nella polizza assicurativa RC auto, al quale viene applicata una franchigia di 40 euro – entrata in vigore a partire dal 2012 – questo vuol dire che se il contributo al SSN pagato nel contratto RC auto è inferiore a 40 euro non si può beneficiare della deduzione.

Contributi per colf e baby sitter

Vanno dedotti dal reddito percepito anche i contributi eventualmente versati all’INPS per collaboratori domestici e addetti all’assistenza ad anziani e malati, con un limite massimo di 1.549,37 euro.

Erogazioni liberali, contributi e donazioni

Sono tante le donazioni e i contributi a favore di enti, riconosciute dallo Stato, che possono essere dedotte dalla dichiarazione dei redditi, anche se le donazioni hanno un tetto di deducibilità massimo di 1.032,91  per ciascuna donazione.

Indennità per la perdita di avviamento per cessata locazione di immobili commerciali

La deducibilità non ha alcun limite di importo e si calcola sulla risultanza del contratto di locazione.

Spese di adozione

I genitori che hanno adottato un figlio possono dedurre dal loro reddito, ma solo al 50%, le spese sostenute per l’adozione, solo in caso di minore straniero, e con la relativa documentazione certifica dall’ente autorizzato.

 

ABC delle detrazioni per la ristrutturazione della casa

 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” sono state ufficialmente le detrazioni per le ristrutturazioni domestiche, che sono entrate in vigore dal 26 giugno 2012.

Di seguito un elenco in ordine alfabetico degli sconti previsti per le diverse tipologie di intervento.

Antenne 

Agevolazioni del 36-50% per l’installazione di antenne Tv, radio o satellitare, singola o centralizzata.

Ascensore 

Per l’installazione di un nuovo ascensore è prevista una detrazione del 36-50%. In caso di ascensori condominiali i lavoro devono essere approvati con maggioranza dei condomini (2/3 dei millesimi). Chi lo desidera può non partecipare alle spese, ma viene automaticamente escluso dall’utilizzo dell’ascensore.

L’Iva è del 4% solo nel caso in cui si tratti di ascensore per disabili.

Autoclave

Per l’installazione di un nuovo impianto le detrazioni sono del 36-50%. Nel caso di condomini è sufficiente la richiesta di uno solo dei condomini per procedere ai lavori, in quanto l’acquea è un bene primario.

Bagno

Cambio di piastrelle, sanitari e tubature prevedono, essendo delle manutenzioni straordinarie, una detrazione del 36-50%. I sanitari sono beni significativi e l’Iva sulla fattura ne segue le regole.

Non si necessita di assenso condominiale, se non nel caso di sostituzione dei caloriferi.

Balconi

La realizzazione o il consolidamento statico di balconi sporgenti sono agevolati dal 36 al 50%. Solo se di proprietà comune sono agevolate anche le riparazioni ordinarie.

Per i condomini la spesa è a carico del singolo proprietario in caso di balcone sporgente, per le balconate o balconi a ringhiera le spese sono a carico di chi se ne serve e, nel caso di balconi incassati la spesa deve essere sostenuta dall’intero condominio se si tratta di ristrutturazione di strutture portanti.

Boiler 

La sostituzione di boiler elettrico con uno a gas è agevolata del 36-50%. Nel caso in cui la sostituzione avvenga con una pompa di calore con prestazioni maggiori di 2,6, la detrazione è del 55% dal 1° gennaio 2012 a fine anno, che si riduce al 50% dal 1° gennaio al 30 giugno 2013. Per gli ani successivi la detrazione è del 36%.

Caldaia

Detrazione del 55-50% per la sostituzione dell’impianto, se questa avviene con un modello a condensazione o con pompe di calore. In caso contrario la detrazione è del 36-50% sul risparmio energetico, secondo le indicazioni del Dpr 59/2009.

Nel caso di interventi su caldaie condominiali se non c’è termoregolazione e/o contabilizzazione, l’assemblea decide a maggioranza degli intervenuti.

Caloriferi

Previste agevolazioni fiscali dal 55-50% solo per lavori rilevanti, ossia lavori che prevedono la sostituzione della caldaia con un modello a condensazione e termoregolazione dell’impianto.

Coibentazione

La detrazione è del 55-50% se sono rispettati i requisiti di risparmio energetico allegato B al Dm 11 marzo 2008, altrimenti la detrazione è del 36-50% per il risparmio energetico.

Nel caso di condomini è agevolata la coibentazione su sottotetto non abitabile, solo dopo approvazione dei lavori con maggioranza degli intervenuti e 1/3 dei millesimi.

Condizionatore

Detrazione del 36-50% su impianti con pompa di calore per l’installazione di un nuovo climatizzatore esterno.

Contabilizzazione

Detrazione del 55-50% se la contabilizzazione è associata a sostituzione della caldaia con un modello a condensazione o con pompe di calore a bassa entalpia.

Finestre

Detrazione del 55-50% per la sostituzione di finestre comprensive di infissi nel caso in cui le nuove finestre migliorino le prestazioni energetiche complessive dello stabile. Se la sostituzione riguarda delle singole unità abitative la detrazione massima si ottiene con invio telematico della documentazione all’Enea.

Garage

Se il box è pertinenziale, si applica la detrazione del 36-50% in caso di costruzione o acquisto, solo sulle spese giustificate dall’impresa di costruzione.

Iva al 4% per box pertinenziali alla prima casa, in tutti gli altri casi l’Iva è al 10%.

Impianto elettrico

Detrazione del 36-50% in quanto opera di adeguamento alle norme di sicurezza.

Lastrico solare

Per rifacimento o impermeabilizzazione sono previste agevolazioni fiscali e detrazioni del l 36-50%. Nel caso di posa di materiali coibentanti (con caratteristiche si isolamento a norma di legge) la detrazione sale al 55-50%.

Pannelli solari

Detrazione dal 55-50% a condizione che l’impianto sia coperto da garanzia di almeno 5 anni e conforme alle norme Uni En12945-76.

Pareti

 Agevolazioni fiscali del 36-50% per spostamento di una parete interna.

Pavimenti

Nessuna agevolazione i quanto si tratta di un intervento di manutenzione ordinaria. La detrazione (36-50%) è prevista solo nel caso in cui l’intervento sia di manutenzione straordinaria.

Porta Esterna

Per l’installazione di una porta blindata esterna la detrazione è del 36-50% in quanto opera diretta a prevenire furti e intrusioni. nel caso in cui la porta sia conforme alle leggi sull’efficientamento termico degli edifici la detrazione sale al 55-50% (allegato B al Dm 11 marzo 2008 con calcoli secondo i criteri dell’allegato G).

Scale e rampe

Detrazione del 36-50%. Nel caso l’intervento si ristrutturazione avvenga per l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili, è possibile far richiesta di ulteriori contributi che sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, o al portatore di handicap.

Seminterrato

Le detrazioni previste in caso di ristrutturazione per recupero a fini abitativi sono del 36-50%. Come per i sottotetti e le porte blindate, la detrazione sale al 50-55% solo nel caso in cui l’opera contribuisca, secondo i parametri di legge, all’efficienza termica dell’edificio.

Soppalco

Detrazione del 36-50% nel caso di installazione di soppalco interno per scopi abitativi. Se il soppalco è adibito a ripostiglio non è prevista nessuna detrazione.

Sottotetto

Le detrazioni sono del 36-50% se non si crea una nuova unità abitativa.

Tapparelle 

Le saracinesche antifurto sono agevolate dal 36-50%, quelle elettriche sono agevolate solo nel caso di presenza nell’unità di un disabile, per le quali valgono le agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In questo caso l’Iva è al 4%, altrimenti l’aliquota è del 10%.

Tetto

Detrazione del 36-50% sia per edifici condominiali che per villette, anche quando si tratta di semplice sostituzione di tegole.

Veranda 

Nessuna agevolazione nel caso si tratti della costruzione di una veranda abitabile (incremento volumetrico). Solo nel caso in cui l’ampliamento riguarda la prima casa si può usufruire dell’Iva al 4%.

Crescono le detrazioni sui bebè

 Il testo della Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio della Camera è stato sottoposto ad ulteriori modifiche che hanno portato ad una soglia di maggiore entità la somma delle detrazioni per i figli a carico che non hanno ancora compiuto 3 anni.

Per i cosiddetti bebè, le giovani coppie hanno a disposizione non più agevolazioni per 900 euro ma il monte complessivo degli sconti sale a 1220 euro. Aumenta anche il limite massimo delle detrazioni per i disabili che arriva a 400 euro.

La situazione attuale prevede che le detrazioni per i figli fino a 3 anni siano pari a 900 euro e per i figli che superano i 3 anni siano pari ad 800 euro. Il primo emendamento alla Legge di Stabilità proponeva un aumento di 150 euro per entrambe le detrazioni. Mentre l’ultima versione del testo propone un aumento di 320 euro per i figli under3 e un aumento di 150 euro per i figli che superano i tre anni. Per il figlio disabile si ottiene un’ulteriore detrazione di 400 euro.

Oltre alle detrazioni sui figli, tra i temi caldi discussi in parlamento c’è quello delle pensioni di guerra e degli assegni di reversibilità per chi ha un reddito che supera i 15000 euro annui. In più sembra che sarà proposto l’abbassamento della no tax area Irap.

Fisco, aumento delle detrazioni sui figli a carico

Tra le novità fiscali approvate successivamente al disegno di legge sulla stabilità, il Governo annuncia un aumento relativo alle detrazioni fiscali sui figli a carico, a partire dal prossimo anno.

Di cosa si tratta?

A partire dal primo di gennaio del 2013 è previsto un aumento della detrazione di 150 euro.

Non si tratta più, pertanto, di una cifra pari a 800 euro. Con l’aumento la detrazione sarà di 950 euro da pagare per ciascun figlio a carico.

Per “figlio a carico” si intende un figlio (anche) naturale riconosciuto, adottivo, affidato o affiliato.

Uno status quo, quello del figlio a carico, che dunque prescinde dal fatto che conviva o meno con i genitori.

Non è dunque rilevante neanche l’eventuale residenza all’estero, la condizione o meno di studente cioè lo svolgimento di stage o tirocini gratuiti o prestazioni di lavoro produttive di reddito da parte del figlio.

Un aumento significativo, regolato in tutte le sue forme e in tutti i suoi dettagli, che inciderà maggiormente sulle spese familiari e che in qualche modo aggrava il tetto di reddito di un nucleo.

La legge di stabilità contempla inoltre l’aumento da 900 euro a 1.220 euro, da pagare per ciascun figlio che abbia un’età inferiore a tre anni. Anche questo aumento sarà attivo a partire primo gennaio 2013, data che rappresenta l’avvio delle nuove decorrenze per quanto riguarda le news fiscali approvate in seguito all’emendamento presentato due giorni fa.