Cina, industria manifatturiera ai minimi storici

L’industria manifatturiera cinese si attesta ai minimi da tre anni a questa parte e i listini asiatici soffrono molto le cattive notizie che arrivano dal fronte dell’economia reale. Continuano, dunque, i cali che hanno caratterizzato agosto, chiuso come il peggior mese dal 2012.

Cina, Borse in rosso

La Cina desta ancora numerose preoccupazioni presso gli investitori, che in Europa cedono azioni portando i listini ai minimi dell’ultimo mese e mezzo.

La Cina svaluta ancora lo Yuan

Le borse europee avviano la seduta odierna manifestando un calo coerente con quello dei mercati asiatici e Usa, con l’azionario in sofferenza a seguito dell’ulteriore svalutazione dello yuan che impatta sui produttori automobilistici tedeschi e sui titoli europei del comparto lusso, dal momento che la Cina rappresenta un mercato chiave per l’export della zona euro.

Cina, strategie per rilanciare Export

La Cina prova a contrastare il rallentamento economico del Paese con l’obiettivo di far ripartire la crescita ed evitare nuove cadute vertiginose in Borsa come quella che ha fatto perdere terreno al listino di Shanghai: il 30% della sua capitalizzazione rispetto ai picchi raggiunti a metà giugno è andato perduto.

Cina, miglioramenti in Borsa a Shangai e Hong Kong

Giungono, finalmente, notizie positive dalla Cina a seguito di settimane travagliate dovute allo scoppio della bolla. Il fine settimana sembra, invece, chiudersi sotto il segno più grazie ad una serie di congiunture favorevoli.

Bolla cinese, il peggio è passato?

La situazione del mercato, a seguito dello scoppio della bolla cinese, è stata osservata senza la dovuta concentrazione, vista la concomitanza con i drammatici avvenimenti in Grecia, ma Shanghai continua a spaventare i mercati.

Borse, Cina ancora in recupero

Migliora la situazione a Oriente. I listini cinesi chiudono registrando un altro recupero, a seguito della rotta che ha fatto scoppiare la bolla di Shanghai; la Grecia si avvia verso il terzo piano di salvataggio, dopo che il Parlamento ha approvato le riforme chieste dai creditori, mentre l’Eurogruppo ha trovato un accordo di principio sul prestito ponte e la Bce ha innalzato la liquidità a favore delle banche elleniche.

Ferragamo, giudizi positivi da Goldman Sachs e Credit Suisse

Non è un buon momento per quanto riguarda la domanda di beni di lusso in Cina e, anche senza contare i suoi problemi di Borsa, la tendenza comincia a far paura alle società del comparto (insieme ad altre considerazioni legate all’area euro e alla politica dei prezzi globali).