Exor, la holding di proprietà della famiglia Agnelli, è una realtà ormai solida ed è destinata a sconfinare in tutto il globo con ottimi risultati.

Exor, la holding di proprietà della famiglia Agnelli, è una realtà ormai solida ed è destinata a sconfinare in tutto il globo con ottimi risultati.

Una stagione di transazione, acquisizioni, lunghe ed estenuanti trattative è servita a migliorare notevolmente gli aspetti patrimoniali. Ad oggi, si puo’ parlare di un vero e proprio Effetto PartnerRe sui conti di Exor.

La situazione viaggia su due binari paralleli: sul primo Eni, frenata dal petrolio e dalla sua discesa. Sul secondo Exor, confortata dagli ottimi affari negli Usa.
Exor ha perfezionato la cessione dell’intera partecipazione in Cushman & Wakefield a Dtz. Tutto è coerente con quanto annunciato durante lo scorso mese di maggio.
Exor, holding di proprietà della famiglia Agnelli quotata a Piazza Affari, fa registrare un ottimo balzo dell’utile netto.
Il titolo Exor fa registrare un rimbalzo a Piazza Affari successivamente al rafforzamento nel capitale dell’Economist che si attesta ora al 43,4% con un investimento pari a 405 milioni di euro, uguale a quasi il 3% del net asset value.
Dopo l’acquisizione di PartnerRe, il colpo – Economist. Continua a grandi livelli lo shopping internazionale di Exor.
La caccia all’Economist è aperta. In lotta ci sono due famiglie molto prestigiose: Rothschild ed Elkann.
A seguito di accuse, repliche, momenti di difficoltà e rilanci improvvisi per concretizzare l’infinita operazione, una delle telenovelas finanziarie degli ultimi mesi sembra essere giunta ad una degna conclusione. Exor è ormai a un passo dall’acquisizione della compagnia PartnerRe.
Exor è in trattativa con Pearson per acquisire una rilevante fetta di azioni del giornale Economist. Dopo le voci, sempre smentite, degli ultimi giorni, ora giunge la conferma con una nota della holding torinese.