Primo vertice di maggioranza per il Governo Letta

 Ieri sera alla 9 a Palazzo Chigi si è tenuto, come previsto, il primo vertice di maggioranza del nuovo Governo Letta. La prima notizia del giorno è quindi che, per il momento, l’ esecutivo non ha ancora approvato l’ annunciato decreto legge per la sospensione della rata IMU di giugno e per il rifinanziamento della Cig, ma l’ approvazione è stata rimandata – forse – a mercoledì prossimo.

> Rimandato alla prossima settimana il decreto sull’ IMU

L’ agenda di Enrico Letta, tuttavia, per la seduta di ieri sera, a cui hanno partecipato oltre allo stesso Premier, anche il vicepremier Angelino Alfano, il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni, Dario Franceschini,  Moavero e i capigruppo PD e Pdl di Camera e Senato, è stata comunque piena di questioni all’ ordine del giorno.

Governo pronto a intervenire su Imu e Cig

Oltre ai nodi rappresentati da IMU e Cig, infatti, si è discusso di IVA, di occupazione e disoccupazione giovanile, della procedura europea per disavanzo eccessivo, ma anche del problema rappresentato dagli esodati e dai precari della Pubblica Amministrazione.

E a conclusione del vertice, così come ha confermato il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Dellai, il governo si è impegnato ad attuare le riforme strutturali sul fisco e sul mercato del lavoro entro i primi 100 giorni dall’ inizio ufficiale dei lavori. Sarà questa, tra l’altro, l’ annunciata “operazione in due tappe”.

Rimandato alla prossima settimana il decreto sull’IMU

 Si aspettavano già per ieri sera, giovedì 9 Maggio, le prime indiscrezioni o addirittura l’ approvazione del decreto legge con cui il Governo Letta aveva in precedenza annunciato la sospensione del pagamento della rata IMU di giugno sulla prima casa e la ratifica degli altri provvedimenti di maggiore urgenza presi dall’ esecutivo – tra cui il rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga.

Per chi sarà l’acconto IMU

Ma proprio ieri sera da Palazzo Chigi, con un’ ora di ritardo e dopo un’ ora di riunione, è alla fine arrivato l’ annuncio che il decreto verrà approvato solo nei prossimi giorni, e cioè non prima di mercoledì prossimo,  15 maggio, dopo cioè che l’ intero staff di governo si sarà riunito nel ritiro presso l’ Abbazia di Spineto e dopo che lo stesso Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, sarà tornato libero dagli impegni del G8 e di Bruxelles.

> Il congelamento dell’IMU ricadrà sulle imprese?

In materia di ratifica IMU, dunque, il Governo Letta prende ancora tempo, e, dalle prime indiscrezioni, sembra che il motivo sia da rintracciare nella volontà di congelare la rata dell’ Imposta Municipale anche per capannoni industriali e negozi, così come voluto da Pd e Pdl. Vero è pure, del resto, che lo stesso Ministro Saccomanni si è impegnato in una approfondita revisione del tributo sugli immobili entro 100 giorni dall’ emissione del decreto, cioè comunque entro settembre.

L’Ue sollecita la discussione sulle priorità del Governo

 L’ Unione Europea sollecita da Bruxelles la discussione, da parte del nuovo Governo italiano, sulle priorità che lo stesso andrà ad affrontare nel breve periodo e pensa di interrogare – forse già lunedì prossimo – sugli scottanti temi del risanamento e della crescita lo stesso neo Ministro dell’  Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.

Dai dividendi dello spread le risorse per l’IMU e la Cig

Ma il Ministro Saccomanni, a quanto pare, sembra essere già preparato alle richieste, poiché proprio lunedì prossimo presenterà all’ Eurogruppo le priorità economiche del Governo Letta in fatto di rilancio e di ripresa.

Anche la Camera dà il via libera al Def

Il piano che verrà presentato dal Ministro contempla infatti già una serie di interventi sicuri che costituiscono le priorità del nuovo esecutivo. Tra queste vi sono, come annunciato, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, cioè della Cassa Integrazione in deroga (Cig), il congelamento della rata IMU di giugno, il blocco dell’ aumento dell’ aliquota IVA previsto per luglio e il rifinanziamento dei contribuiti per le ristrutturazioni.

A queste priorità, tuttavia, faranno presto seguito, forse in estate, le discussioni sulla eventuale restituzione dell’ IMU 2012 pagata sulla prima casa, in base all’ Odg presentato giorni fa da Calderoli in contemporanea al Def e messo in cantiere per essere valutato al prossimo Cdm utile.

Baretta rassicura i Comuni sui soldi dell’IMU

 Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha rilasciato al Messaggero una intervista in cui ha chiaramente assicurato che il Governo troverà i soldi necessari per la compensazione del congelamento della rata IMU di giugno.

Dai dividendi dello spread le risorse per l’IMU e la Cig

Come è noto, infatti, il provvedimento che il Governo Letta si appresta a breve a ratificare tramite decreto, avrà un costo complessivo di 2 miliardi di euro, 2 miliardi su cui le amministrazioni locali e i Comuni italiani sperano di poter contare, chiedendo garanzie in merito.

Il vero costo dell’IMU

Il sottosegretario ha inoltre affermato che il blocco dell’ IMU di giugno non dovrà assolutamente costringere le amministrazioni ad operare tagli sui servizi ai cittadini, altrimenti l’ intero provvedimento rischierebbe di trasformarsi in uno svantaggio.

I Comuni, ha continuato il sottosegretario, dovranno considerare la compensazione IMU come un anticipo di cassa che la futura legge di Stabilità avrà il compito di risolvere e definire, una volta che l’ Italia sarà uscita dalla procedura europea.

Per quanto riguarda, invece, il rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga, Baretta ha confermato la necessità del recupero di circa 1 miliardo e mezzo di euro, come già annunciato da altri esponenti del Governo e la volontà di quest’ ultimo di procedere per gradi, in modo da non rendere necessaria alcuna manovra aggiuntiva.

Ecco i presidenti delle Commissioni parlamentari

 Dopo alcuni giorni di attesa e dopo una serie di incontri tenuti tra i principali esponenti delle forze politiche italiane della maggioranza (PD, Pdl e Scelta Civica), nella giornata di ieri, martedì 7 maggio sono stati finalmente decisi e diffusi i nomi dei presidenti delle Commissioni permanenti di Camera e Senato.

> Ecco la nuova squadra di governo

Con la nomina delle ultime poltrone, dunque, la squadra di governo di Enrico Letta dovrebbe così essere al completo, se non fosse per alcune nomine che restano al momento ancora di difficile soluzione per la mancanza di un accordo tra le parti contendenti.

La lista dei nuovi Ministri presentata da Enrico Letta

Mancano, ad esempio, ancora all’ appello il nome del presidente della commissione Giustizia del Senato, per il quale non si è trovato un accordo su Nitto Palma, candidato Pdl, e della cui nomina si ridiscuterà proprio questo pomeriggio.

Non è stato poi raggiunto un accordo neanche sui nomi dei presidenti delle Commissioni che di norma spettano all’ opposizione, ovvero la Commissione di vigilanza sulla RAI e il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), sulla cui identità dovranno decidere nuovamente gli esponenti del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia e Libertà.

Ecco quindi i nomi dei presidenti neo eletti:

I presidenti di Commissione eletti alla Camera

Francesco Boccia (PD) -> Commissione bilancio
Fabrizio Cicchitto (PdL) -> Commissione esteri
Daniele Capezzone (PdL) -> Commissione finanze
Giancarlo Galan (PdL) -> Commissione cultura
Francesco Paolo Sisto (PdL) -> Commissione affari costituzionali
Donatella Ferranti (PD) -> Commissione giustizia
Elio Vito (PdL) -> Commissione difesa
Guglielmo Epifani (PD) -> Commissione attività produttive
Pier Paolo Vargiu (Scelta Civica) -> Commissione affari sociali
Ermete Realacci (PD) -> Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici
Cesare Damiano (PD) -> Commissione lavoro
Michele Meta (PD) -> Commissione trasporti
Luca Sani (PD) -> Commissione agricoltura
Michele Bordo (PD) -> Commissione politiche UE

I presidenti di Commissione eletti al Senato

Anna Finocchiaro (PD) -> Commissione affari costituzionali
Mauro Marino (PD) -> Commissione finanze
Antonio Azzolini (PdL) -> Commissione bilancio
Pier Ferdinando Casini (UdC) -> Commissione esteri
Nicola Latorre (PD) -> Commissione difesa
Maurizio Sacconi (PdL) -> Commissione lavoro
Massimo Mucchetti (PD) -> Commissione industria
Altero Matteoli (PdL) -> Commissione lavori pubblici
Francesco Marinello (PdL) -> Commissione ambiente
Emilia Grazia De Biasi (PD) -> Commissione sanità
Roberto Formigoni (PdL) -> Commissione agricoltura
Andrea Marcucci (PD) -> Commissione istruzione e beni culturali.

Oggi il voto sul Def

 E’ previsto per questo pomeriggio il voto per l’ approvazione del Def, il Documento Economico e Finanziario che l’ Italia dovrà presentare a breve al vaglio della Unione Europea.

Saccomanni conferma la Nota di aggiornamento del Def

Già nella giornata ieri, infatti, il Def è stato presentato, dal Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni alla Camera e in questa occasione lo stesso Ministro ha affermato che, dal punto di vista dell’ attuale Governo, il Documento di economia e finanza non è altro che il primo tassello di una serie di interventi che vedranno come secondo e terzo step l’ emissione di uno specifico provvedimento in merito all’ IMU e in merito alla Cig, la Cassa Integrazione in deroga.

Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig

E’ infatti atteso, sempre nel questa corso di questa settimana – e si pensa addirittura per giovedì 9 Maggio, l’ emissione di quel decreto legge con cui il Governo Letta autorizzerà in maniera ufficiale la sospensione della rata di Giugno relativa all’ Imposta Municipale e, contemporaneamente, rifinanzierà quel miliardo e mezzo che è necessario per riattivare la Cig.

In seguito, per quanto riguarda gli impegni europei, l’ esecutivo dovrà presentare al Consiglio e alla Commissione Europea un aggiornamento del programma di stabilità che includa anche gli interventi strutturali di riforma che l’ Italia prevede di attuare.

Il Financial Times boccia la “follia visionaria” di Letta

 In un articolo di fondo intitolato “Il libro dei sogni di Letta” il quotidiano finanziario britannico “Financial Times” si è oggi dimostrato molto scettico in merito alla possibilità che i piani di riforma economica proposti dal nuovo esecutivo italiano possano effettivamente mai arrivare a concretizzarsi.

Il programma di Letta su Imu e occupazione

La stampa inglese, infatti, intravede il principale ostacolo a questa realizzazione nella possibile resistenza opposta dai partiti che sostengono la maggioranza e descrive lo stesso Presidente del Consiglio italiano come il nuovo paladino europeo dell’ anti – austerità, anche se destinato a scontrarsi con i limiti di deficit comunque imposti dall’ UE per il 2013.

> Le stime Ocse sull’economia italiana

Nella sua particolare situazione, infatti, secondo la stampa anglosassone, sarebbe più utile che l’Italia si concentrasse sulla riduzione della spesa corrente e ottenesse dall’Unione Europea un aumento moderato dei limiti del deficit per dar spazio a investimenti produttivi e riforme strutturali.

Alle osservazioni del “Financial Times” ha fatto subito seguito, tuttavia, la risposta pronta, da Milano, di Enrico Letta, che ha rimarcato la necessità che anche la politica economica si nutra di quell’ afflato di “follia visionaria” che serve a dare spazio, anche in politica, appunto, ai sogni.

La partita tra realisti e visionari, a quanto sembra, è ormai aperta. Staremo, dunque, a vedere se il libro dei sogni di Enrico Letta arriverà ad avverarsi  in realtà.

Serve una manovra da 6 miliardi?

 Dopo alcune settimane dall’ insediamento del nuovo esecutivo, sono ormai chiare le urgenze e le emergenze su cui il nuovo Governo è già al lavoro: prima di tutto la sospensione della rata di giugno relativa all’ IMU, l’imposta municipale sugli immobili, poi il blocco dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva al 22% che dovrebbe scattare nel mese di luglio, e, infine, il necessario rifinanziamento della Cig, la Cassa Integrazione in deroga.

Il programma di Letta su Imu e occupazione

A conti fatti, tuttavia, messi a bilancio i 2 miliardi necessari per la moratoria sull’ acconto Imu di giugno, i 2 miliardi necessari per bloccare l’ aumento dell’ IVA, nonché quel miliardo e mezzo necessario per rifinanziare la Cig, il Governo Letta si troverà a breve nella necessità di recuperare un totale di circa 6 miliardi.

Nuove manovre nel 2015

Sei miliardi che, come ha avvertito lo stesso Raffaele Bonanni, il segretario generale della CISL, vanno trovati entro la fine di Maggio.

Sembra così profilarsi all’ orizzonte la necessità che l’ esecutivo si impegni in una piccola manovra, un intervento certo minimale, le cui modalità non sono però ancora del tutto chiare, ma che verranno certo chiarite nei prossimi giorni. Nel frattempo si aspetta, proprio a partire da oggi, l’ approvazione definitiva del Def.

Il programma di Letta su Imu e occupazione

 Dalle telecamere di “Che tempo che fa” il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha fatto ieri sera su Rai 3 il punto della situazione su tutte le principali questioni che travagliano il nuovo esecutivo.

> Una nuova tassa comunale al posto dell’Imu?

Tra i numerosi argomenti trattati, all’ interno dei quali un certo spazio è stato riservato anche a Europa, lotta alla mafia e cultura, campeggiano, però, i due temi di maggiore urgenza per il Paese, ovvero la ripresa dell’ occupazione – per ridare speranza ad un mercato del lavoro, ed ad una economia che versa da tempo in condizioni negative – e la questione dell’ IMU, al centro ormai da giorni delle prime mosse del Governo.

> Disoccupazione in aumento nel 2013 e nel 2014

Per quanto riguarda l’ IMU, dunque, per Letta si tratta di una tassa che va comunque superata e non di una prerogativa del Centro Destra. La sua rivisitazione, però, sarà compresa all’ interno di un ben più ampio piano sulla casa,  con misure relative anche ad incentivi per gli affitti e per le ristrutturazioni.

Sul fronte del mercato del lavoro, inveceil Presidente del Consiglio ha annunciato l’ urgente rifinanziamento, già nei prossimi giorni, della Cassa Integrazione in deroga (Cig), che sarà coperta attraverso lo stesso provvedimento con cui si ratificherà il congelamento della rata di giugno dell’IMU. A giugno, inoltre, la proposta di un grande piano europeo per il rilancio dell’ occupazione.

Ecco la nuova squadra di governo

 E’ stata finalmente stilata ieri pomeriggio – dopo cinque giorni di estenuanti trattative a cui hanno presieduto Dario Franceschini, Ministro per  i Rapporti con il Parlamento e Denis Verdini – la prima lista definitiva dei sottosegretari e presidenti delle commissioni parlamentari del nuovo Governo Letta.

> La lista dei nuovi Ministri presentata da Enrico Letta

Sono stati, cioè, decisi una parte dei nomi dei 30 sottosegretari, dei 10 viceministri e dei 28 presidenti di commissione, per un totale di 68 poltrone, che rimanevano ancora da assegnare, anche se, è stato poi precisato, gli incaricati non riceveranno alcuno stipendio aggiuntivo  per le loro ulteriori mansioni. Ratificati da Letta, dunque, per il momento, 40 nuovi incarichi, quelli dei 10 viceministri e dei 30 sottosegretari.

L’agenda di Letta: stop all’Imu e all’Iva, lavoro al primo posto

Ecco dunque quasi pronta la nuova squadra di governo: una squadra più numerosa di quella di cui si era avvalso lo stesso Mario Monti, che aveva limitato il tutto a 26 persone. Qui di seguito alcuni nomi con i relativi incarichi, tra vecchie conoscenze e new entry:

  1. Antonio Catricalà  – vice ministro dello Sviluppo economico
  2. Giovanni Legnini (Pd) – delega per l’editoria e il programma di governo
  3. Sesa Amici (Pd) e Sabrina De Camillis (Pdl) – rapporti con il Parlamento
  4. Micaela Biancofiore (Pdl) – pari opportunità
  5. Walter Ferrazza (Affari regionali)
  6. Gianfranco Micciché (Grande Sud) – Pubblica amministrazione e semplificazione
  7. Stefano Fassina e  Luigi Casero – Ministero dell’Economia
  8. Simona Vicari – Sviluppo economico