Dove trovare i soldi per il rinvio dell’IMU

 Se uno dei nodi e dei temi fondamentali del nuovo governo consiste nelle misure da prendere in relazione allo scioglimento della complessa faccenda dell’ IMU, quello che è certo che la questione potrà trovare una decisiva soluzione  solo in seguito ad una sua completa revisione.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

E forse il primo provvedimento in merito, il decreto legge che autorizzerà il rinvio della rata di giugno, arriverà per contribuenti e comuni proprio entro la prossima settimana.

Presto il decreto legge per il rinvio dell’IMU

Ma nel caso in cui la tassa sulla prima casa sia poi effettivamente rinviata, se non proprio destinata a scomparire, dove pensano e hanno intenzione PD e Pdl di andare alla ricerca dei soldi necessari a coprire quei 4 miliardi che mancherebbero dai bilanci dello Stato?

La ricetta proposta dal PD prevede di recuperare i soldi attraverso provvedimenti che servirebbero a produrre un gettito adatto a finanziare anche altre misure. Si parla, infatti, di tagli alla spesa pubblica, dunque revisione dei conti, e utilizzo dei proventi recuperati dalla lotta all’evasione.

Un po’ diversa, invece, la soluzione proposta dagli esponenti del Pdl. Qui si parla infatti di una eventuale tassazione dei capitali italiani nei forzieri delle banche svizzere e di un aumento della tassazione dei giochi e delle accise su alcolici e tabacchi

Presto il decreto legge per il rinvio dell’IMU

 Dovrebbe arrivare, con ogni probabilità, entro la prossima settimana il decreto con cui il nuovo governo illustrerà a contribuenti e Comuni le nuove modalità e le regole per il pagamento dell’ Imu 2013, tema che fin dai primi giorni di insediamento dell’ esecutivo è stato al centro del dibattito politico.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Dopo le dichiarazioni del ministro degli Affari regionali, Graziano Del Rio e di quelle del Presidente del Consiglio Enrico Letta, infatti, contribuenti e Comuni attendono di ricevere in via ufficiale lo stop al pagamento della rata di giugno e le eventuali modalità per fronteggiare gli inevitabili problemi di cassa – pari a circa 2 miliardi di euro – che la sospensione dell’ IMU produrrà sui bilanci degli enti locali.

I cinque punti del programma economico di Letta

Per quanto riguarda, poi, al di là del contenuto del decreto, il destino da dare alla tassa sugli immobili in un prossimo futuro sono tre le possibili soluzioni al vaglio degli esperti:

1. la sostituzione dell’ IMU con una service tax, una imposta unica sui servizi e sulla casa in cui sarebbero compresi tutti i tributi

2. trasformare l’IMU in una specie di tassa federale legata alla rivalutazione della rendita catastale

3. una rimodulazione dell’imposta sulla base del reddito Isee e delle detrazioni per carichi di famiglia.

Cosa c’è in programma per la disoccupazione giovanile con il nuovo governo?

 Lo stanno richiedendo a gran voce anche i sindacati: il nuovo governo deve dare priorità a lavoro e mettere in atto tutte le riforme necessarie perché il paese possa avere una speranza concreta di risorgere da questo difficilissimo periodo.

E il Governo Letta sembra avere anche le risposte già pronte, soprattutto dopo la pubblicazione dei nuovi dati sulla disoccupazione in Italia: stabile ancora anche a marzo all’allarmante soglia dell’11,5% e ormai alla quota record del 40% per i giovani.

► I giovani disoccupati sono il 38,4%

Il primo punto sul quale si stanno concentrando le attenzioni del nuovo governo è proprio la lotta alla disoccupazione giovanile. Letta, il neo Presidente del Consiglio, ha già in mente due soluzioni: da un lato l’introduzione di sgravi fiscali per le le nuove assunzioni dei giovani e, dall’altro, una profonda revisione della Riforma del Lavoro del Ministro Fornero che ha introdotto troppi paletti per i contratti flessibili, rendendo questa occasione di lavoro un disincentivo all’occupazione.

Se, per quanto riguarda la revisione della riforma Fornero non ci dovrebbero essere ostacoli né a livello istituzionale né effetti sul bilancio del paese – si tratterebbe di una revisione a costo zero – lo stesso non si può dire per l’introduzione di sgravi fiscali che, invece, andrebbero ad incidere sul bilancio pubblico.

► L’Eurozona tra disoccupazione e inflazione

Ma si tratta comunque di una svolta necessaria per dare nuovo ossigeno ai giovani che si trovano senza lavoro e senza futuro e, almeno a quanto sostengono esperti della materia, nel giro di due anni ogni spesa in tal senso si rivelerebbe un proficuo investimento, facendo diminuire il numero dei disoccupati e emergere il lavoro nero.

Un piano crescita da 10 miliardi

 Costerà all’ incirca 10 miliardi il piano di crescita che il nuovo esecutivo avrebbe intenzione di varare, sulla base delle indicazioni programmatiche di governo rese note nei giorni scorsi.

Almeno 7-8 miliardi, infatti, dei 10 preventivati sarebbero utili alla copertura di quel progetto di neutralizzazione fiscale secondo il quale verranno riveste nei prossimi mesi le principali tasse italiane, ovvero l’ Imposta Municipale, l’Iva e la Tares, tanto per cominciare. Nonché il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga.

> Il Governo Letta ridisegna le tasse

Per questo motivo, cioè per trovare le risorse necessarie a portare avanti il piano, il Governo Letta avrebbe intenzione di chiedere all’Unione Europea nei prossimi giorni – domani e giovedì gli incontri con Barroso e Van Rompuy a Bruxelles – una proroga di due anni della chiusura della procedura per deficit eccessivo, cioè per il rientro sotto il tetto del 3 per cento del deficit- PIL.

Altri Paesi europei, del resto, come Spagna e Francia, hanno già optato per questa possibilità.

Madrid rinvia la questione deficit

A Bruxelles, tuttavia, con la possibilità di osservare la situazione italiana dall’esterno, il pacchetto dei dieci punti programmatici del nuovo governo sembra di primo acchito piuttosto incompatibile con la promessa di mantenere gli impegni sui conti italiani. Ma la vera risposta dell’UE si saprà solo a fine maggio.

Il Governo Letta ridisegna le tasse

 Il Governo Letta, appena insediato, avanza una serie di provvedimenti, in vista di una neutralizzazione fiscale, per ridisegnare i principali tributi dello Stato italiano e dare così un po’ di ossigeno alle famiglie.

Le modifiche principali all’assetto fiscale italiano finora costituito riguardano, in particolare, l’ Imposta Municipale, la Tares relativa ai rifiuti e l’ aumento dell’ Iva che sarebbe stato previsto per luglio prossimo.

> L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Ma procediamo con ordine. Per quanto riguarda l’IMU, la tassa sugli immobili, le modifiche come annunciato dallo stesso Letta e dal Ministro Delrio, riguarderanno solo le prime case, i cui proprietari non saranno tenuti al pagamento della rata del prossimo 17 giugno. Si rimarrà poi in attesa di quanto il governo deciderà in merito alla seconda rata del 16 dicembre, che potrà subire una rimodulazione o essere parimenti neutralizzata.

La situazione delle tasse per i prossimi mesi

Nessuna modifica è prevista, invece, per quanto riguarda il regime fiscale delle seconde case, dei capannoni e degli impianti industriali.

Per quanto riguarda, poi, la Tares, subirà anch’ essa una revisione, prima ovviamente della scadenza del suo attuale rinvio, che cadrà nel mese di dicembre prossimo.

Infine, la questione dell’ aumento dell’ IVA a partire da luglio prossimo non si porrà affatto poiché il premier Letta ha assicurato che non si avrà un suo inasprimento.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

 Una delle questioni più importanti e scottanti che il nuovo Governo Letta si trova per prima cosa ad affrontare è costituita dalla faccenda IMU, la cui esigibilità e modalità di riscossione sono appunto oggetto di revisione in questi giorni.

> L’agenda di Letta: stop all’Imu e all’Iva, lavoro al primo posto

Il nuovo Ministro degli Affari regionali Graziano Delrio è quindi intervenuto questa mattina sul tema dell’ IMU per fare alcune precisazioni durante l’incontro con i cronisti al Senato.

Soluzioni IMU per il governo Letta

Il Ministro ha affermato dunque che l’IMU sarà sospesa per quanto riguarda la rata di giugno e che il governo si assumerà l’impegno di alleggerirla soprattutto per i meno abbienti. Il Governo lavorerà quindi su questo tema insieme al Parlamento ma al momento non è possibile conoscere quale sarà il punto di approdo dell’ intera vicenda.

Le dichiarazioni di Delrio sono da leggersi come una spiegazione ulteriore a quanto già affermato lunedì dal Presidente del Consiglio Enrico Letta a Montecitorio, ma vogliono anche essere una risposta alle precedenti dichiarazioni rilasciate sull’ IMU da Dario Franceschini, neo Ministro per i rapporti con il Parlamento.

Franceschini aveva infatti affermato che l’ IMU non sarebbe stata tolta e che ci sarebbe stata una proroga per la rata di Giugno, ma i comuni avrebbero avuto un problema di cassa.