La Francia propone un piano anti-burocrazia per salvare le imprese

 Il presidente francese Francois Hollande ha creato una commissione per ridurre la burocrazia per le imprese e ha annunciato 50 misure finalizzate al risparmio di diversi miliardi di euro l’anno.

Il governo cerca di rilanciare l’economia in difficoltà. Le misure servono per semplificare il groviglio di norme per le imprese. In Francia, per fare un esempio, i panettieri devono informare la polizia locale dei loro piani per le vacanze.

 

La Francia non avrà più tempo dall’Ue per arrivare al deficit-Pil del 3%

 

Le semplificazioni fanno parte di un programma più ampio di Hollande che punta a ridurre le spese del personale per le imprese francesi di 30 miliardi di euro nel corso del suo mandato.

All’inizio del mese sono stati annunciati anche dei tagli fiscali per le aziende. Il governo afferma che questa politica mira a fare risparmiare tempo e denaro alle aziende riducendo i costi amministrativi eccessivi o inutili.

I margini delle imprese francesi sono i più bassi della zona euro. Hollande, che sta lottando per portare la disoccupazione sotto al 10 per cento, spera che le misure stimoleranno le assunzioni dopo che questi risultati con misure analoghe sono stati raggiunti in Gran Bretagna e in Germania.

Alcune misure proposte mirano ad abolire le regole antiquate, come quella sui panettieri che risale al 1930, quando c’era paura che potesse mancare il pane. Altre misure mirano a semplificare la vita delle aziende. Per gli imprenditori sarà più facile la registrazione di nuove imprese, mentre le imprese più piccole non dovranno più presentare decine di documenti in duplice copia a diversi centri amministrativi al fine di partecipare a un bando di gara pubblico.

Francia e Italia spingono per un’economia europea più stabile

 Il presidente francese François Hollande e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno presentato un fronte unito, in occasione della prima visita di Stato di Renzi a Parigi. I due leader hanno trovato un terreno comune su molte questioni e sull’economia in particolare, chiedendo un’Europa forte per affrontare l’impennata della disoccupazione giovanile.

Meno burocrazia per le aziende e più regimi di lavoro per i lavoratori. Questi sono solo alcuni dei punti su cui Parigi e Roma hanno si sono trovati d’accordo.

 

Renzi trova l’appoggio della Merkel per le riforme economiche

 

Alla sua prima visita ufficiale come primo ministro italiano, Matteo Renzi ha asuspicatoun’Europa forte capace di stimolare la crescita e ridurre la disoccupazione elevata. In Hollande ha trovato un interlocutore pronto che si prepara a introdurre un patto di responsabilità che offre agevolazioni fiscali alle imprese. Misure simili a quelle che sono anche state presentate in Italia.

All’inizio di questa settimana, Renzi ha annunciato riforme radicali che comprendono 10 miliardi di euro di tagli al cuneo fiscale a favore dei lavoratori meno a medio reddito e una riduzione della tassa sul lavoro entro maggio. Egli ha tuttavia insistito sul fatto che l’Italia non supererà il limite di disavanzo del 3% stabilito da Bruxelles. Il livello del debito in Italia è attualmente in bilico al 133% del Prodotto interno lordo (Pil) ed è ora nella lista di controllo dell’Unione europea.

François Hollande ha evidenziato la lotta comune dei due leader di centrosinistra per la protezione del welfare state. Entrambi i Paesi stanno proponendo riforme strutturali per aumentare la competitività e allegerire la politica fiscale.

Francia e Italia fronte comune sulle riforme economiche

 Il presidente francese François Hollande e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi si sono presentati alla conferenza stampa che ha seguito l’incontro di sabato proponendo un fronte unito. La prima visita di Stato del Presidente Renzi a Parigi per incontrare il Presidente francese si è conclusa con l’accordo di lavorare su un terreno comune in molte molte questioni sull’economia. In particolare, i due leader hanno chiesto all’Europa un impegno deciso per affrontare l’impennata della disoccupazione giovanile.

Inoltre, Hollande e Renzi hanno condiviso la necessità di avere meno burocrazia per le aziende e più opzioni in termini di regimi per i lavoratori. Matteo Renzi ha affermato che l’Europa dovrebbe stabilire strategie per stimolare la crescita e ridurre la disoccupazione elevata.

 

Imprese, le prossime mosse del governo Renzi

 

Il premier italiano ha trovato in François Hollande un interlocutore interessato. Il Presidente francese si stra preparando a introdurre un patto di responsabilità che offre agevolazioni fiscali alle imprese. Misure simili a quelle che sono state proposte in Italia. Il riferimento è alle riforme proposte dal governo che comprendono 10 miliardi di euro di tagli delle tasse che ritorneranno ai lavoratori dipendenti con reddito netto mensile di non oltre 1.500 euro e la riduzione delle tasse per le imprese.

Renzi ha ribadito che l’Italia non supererà il limite di disavanzo del 3% che è stato stabilito dall’Unione europea. Il nostro Paese ha sempre il problema del debito pubblico che è al 133% del prodotto interno lordo, ed è ora nella lista di controllo dell’Ue.

François Hollande ha evidenziato la lotta comune dei due Paesi per protezione del welfare state. L’Italia e la Francia stanno lavorando a riforme strutturali per aumentare la competitività e alleggerire la pressione fiscale. Renzi oggi incontrerà la Merkel in Germania.

Hollande corteggia le Multinazionali

 Hollande accoglie una trentina di multinazionali, da Nestlè a Samsung, da Volvo a General Electric, per indurle ad investire in Francia. All’Eliseo sono stati ricevuti trentaquattro dirigenti che rappresentano, secondo il ministro dell’Economia Pierre Moscovici, un giro d’affari mondiale pari a 850 miliardi di euro.